Quando la mia amica Teresa mi ha inviato la mail dove segnalava quattro link a delle famosissime Chiese  Romane, ho fatto spallucce. A Roma c’ero stato di recente e quei luoghi li avevo visitati e ammirati dal vivo, che bisogno c’era – mi sono chiesto – di guardarli di nuovo in fotografia?

Poi, visto che lei parlava di miracoli della tecnica, ci ho ripensato e ho cliccato sul primo link: la Cappella Sistina:

Cappella Sistina

Beh, niente da dire, la foto che vedete riprodotta qui sopra è piuttosto bella, ma dove sta il miracolo?

Il mio guaio è che spesso, per la fretta, non leggo le istruzioni d’uso e quindi non ho capito subito che in realtà mi trovavo di fronte a uno spettacolo insolito e che per godermelo non avrei dovuto fare altro che leggere con attenzione il seguente breve passo:

“Gli studenti della Villanova University della Pennsylvania (Stati Uniti) ci hanno lavorato per due anni. Hanno raccolto foto e provato più volte con delle simulazioni. Hanno usato una telecamera motorizzata all’avanguardia, con una risoluzione tridimensionale di alto livello. Alla fine hanno messo il loro lavoro a disposizione di tutti, su internet. Per la prima volta anche dall’altro capo del globo anche i non romani possono virtualmente visitare questi stupendi capolavori. Guardate le foto tenendo premuto il tasto sinistro del mouse per muovervi e usate la rotellina per lo zoom o, in alternativa, i bottoni a video o, ancora, i tasti CTRL e SHIFT.

Così ho ricominciato tutto daccapo. Ho cliccato sul primo link (cappella Sistina) e ho messo in funzione il mouse tenendo schiacciato il tasto sinistro e, di seguito, ho girato la rotellina… e il miracolo è avvenuto!

C’ero proprio io all’interno della Capella Sistina e, partendo dalla foto presente in quel momento sullo schermo del computer, potevo muovermi in 3D in lungo e in largo, potevo guardare il pavimento, il soffitto, le pareti, davanti e dietro di me e soffermarmi su particolari che dal vivo non avrei mai potuto osservare così bene.

Oltretutto senza la calca e il fiato della folla a impedirmi di sostare tutto il tempo che volevo in un certo punto della Cappella Sistina:

Tasto sinistro del mouse premuto: movimento in ogni direzione

Cappella Sistina1

Girando la rotella del mouse: zoom

Cappella Sistina2

Che dire?

Effettivamente la tecnica fotografica ha fatto passi da gigante, rendendo possibile l’inimmaginabile. Basta un computer e un mouse e si ha il mondo a portata di mano. Quegli studenti americani credo abbiano utilizzato le tecniche elaborative di Google Maps per fotografare le quattro chiese, moltiplicando per mille la possibilità di osservare quei capolavori da vicino.

Non mi resta altro che invitarvi, se avete un’oretta di tempo, a cliccare sui link qui sotto e divertirvi a girare, turisti privilegiati, in lungo e in largo all’interno di quattro delle più belle opere d’arte della cristianità.

Cappella Sistina

Basilica di San Pietro

Basilica di San Paolo fuori le Mura

Basilica di San Giovanni in Laterano

e a ringraziare, anche voi, la mia amica Teresa per le sue informazioni.

Alla prossima!

Nicola

commenti
  1. sissa ha detto:

    E’ che secondo me queste cose sono … come dire?…. MOLTO PERICOLOSE!!!!
    Ci si abitua a vedere tutto a misura di tot pollici (Quanti? 17?), tanto non c’è più bisogno di recarsi nel posto…..
    Se le mostro ai miei raga, sono certa di sentirmi dire che sono antica, che è normale che sia così e che non devo stupirmi.
    Per certi versi non li invidio, questi giovanotti tecnologici…
    Grazie Nic e grazie Teresa. – Sissa

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    • Nicola Losito ha detto:

      Per conformazione culturale accolgo con favore ogni miglioramento tecnologico, però senza mai dimenticare cosa di buono si perde del passato. Niente sostituirà il piacere di guardare il mondo con i propri occhi e di toccare con mano le opere dell’ingegno umano.
      Come sempre ti saluto con un sorriso:
      “Un tizio è alla stazione in attesa del treno per Domodossola. Non sa cosa fare per ingannare il tempo, sale su una bilancia parlante e inserisce una moneta. “Sei alto un metro e settanta, pesi 65 kg e stai aspettando il treno per Domodossola”. “Come fa a saperlo?” si chiede. Ci mette un altra moneta e la bilancia ripete: “Sei alto un metro e settanta, pesi 65 kg e stai aspettando il treno per Domodossola”. Allora va a cambiare soldi con monete e riprova la bilancia: “Sei alto un metro e settanta, pesi 65 kg e a forza di fare il pirla hai perso il treno per Domodossola…”
      Nicola

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  2. Pino Losito ...from Bari Italia ha detto:

    semplicemente fantastico una bella idea…….a prescindere dal commento di sissa che comunque sono daccordo a doverci andare di persona…quando si ha la possibilità, rimane sempre incantevole anche per chi ha già visitato quei posti, adesso potra rivederli e continuare ad ammirali.
    Pino Losito…….. from Bari Italia

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    • Nicola Losito ha detto:

      Esatto. Fantastico è potere “rivedere” cose già viste di persona con l’aiuto di tecniche così avanzate. Per salutare un Losito pugliese come me ci vuole una battuta di Woody Allen inerente al tema del post di questa settimana:
      “Io ho un rapporto catastrofico con la tecnologia: se passo sotto un lampadario a gocce si mette a piovere…”
      Nicola from Foggia but living in Milano

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