E’ lecito scherzare su tutto? di N. Losito

Pubblicato: 28/01/2013 in amicizia, curiosità, freddure, fumetti, psicologia, Signor Giacomo, Società, umorismo
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Esistono degli argomenti su cui non si può scherzare? Ovviamente sì. Posso citarne almeno due: la politica e la morte. Se non volete perdere le amicizie a cui tenete molto, vi consiglio di non discutere di politica con loro e, soprattutto, non fatelo con quelli che non hanno le stesse vostre idee… Questa è una delle ragioni per cui ho escluso categoricamente di affrontare temi politici nel mio blog.  Ho cari amici di sinistra, cari amici di destra e cari amici di centro, perciò quando a casa mia faccio degli inviti allargati,  devo barcamenarmi per evitare che nascano spiacevoli discussioni fra gli ospiti. So cosa votano tutti e tutti sanno per chi ho votato, per cui in quelle occasioni conviviali da un po’ di tempo non tiro più in ballo argomenti riguardanti le rispettive convinzioni politiche.  Parliamo di cinema, musica, letteratura, facciamo persino pettegolezzi. Anche discutere di televisione da me è vietato, perché so benissimo dove si va a parare…  E’  brutto non poter parlare in libertà di tutto con gli amici, ma tant’è. Purtroppo, al giorno d’oggi, è invalsa questa regola: chi non la pensa come te in politica non è un semplice avversario, ma un nemico da combattere con tutti i mezzi. A volte, per amore di pace si è persino costretti  a nascondere per chi si vota.

Il Signor Giacomo, invece, ha risolto brillantemente questo annoso problema:

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E si arrabbia se qualcuno gli dice che è un qualunquista! Giacomo, infatti, ha idee precise e ben radicate in testa:

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L’altro argomento da evitare è la morte. La parola stessa, se vogliamo dirla tutta, è orrenda e, a me, al solo nominarla viene la pelle d’oca. Quando qualcuno affronta questo argomento, generalmente gli  uomini si toccano con discrezione le parti basse e pure le donne fanno i loro scongiuri (a proposito, chi sa dirmi quali sono gli esorcismi femminili al riguardo?). Se poi si scende nello specifico della propria dipartita, il più delle volte si dicono delle banalità (vorrei morire nel sonno, ad esempio) oppure si cerca di buttarla sul ridere. Scherzare sulla morte, però, non sempre si può: bisogna stare attenti a non offendere chi ha avuto un lutto recente. Tutti sappiamo che a questo appuntamento non si può sfuggire, perciò c’è solo da sperare di andarsene da questo mondo senza creare tanti problemi a chi ci vuole bene.  Molti famosi maître à penser  affermano che per esorcizzare la morte convenga riderci su. Concordo abbastanza con loro e perciò vi propongo subito alcune note freddure:

  • La salma è la virtù dei morti (Alessandro Bergonzoni)
  • I ricchi quando muoiono vanno in Svizzera? (Romano Bertola)
  • E’ stato dimostrato che la gente sposata vive più a lungo dei single. I single muoiono prima. Quindi se volete una morte lunga e lenta, sposatevi. (Norm Crosby)
  • Ne ho visti morire tanti, e se nessuno torna vuol dire che là non ci si sta male. (Giuseppe Marotta)
  • Lionel Rinocerate è spirato all’età di 75 anni. Il signor Rinocerate era proprietario di una catena di cinema qui a New York. Il funerale avrà luogo giovedì  alle ore 15.00, 17.30, 20.10, 22.30. (David Letterman)

Mi limito a questi cinque brillanti esempi perché oggi mi preme di più farvi vedere un breve filmato di animazione che sfata la comune convinzione che gli addetti alle onoranze funebri considerino la morte un puro e semplice business, cioè che costoro siano persone senza cuore, del tutto indifferenti al dolore della gente. In realtà essi svolgono il loro lavoro con amorosa passione, anzi lo considerano una vera e propria missione umanitaria. In altre parole, il caro estinto (anzi in questo caso, la cara estinta) deve essere sempre seppellito degnamente, superando i mille e passa ostacoli che, talvolta, si possono incontrare lungo la via del cimitero. Vedere per credere e sorridere…

Il video si intitola The way up che tradurrei in italiano molto liberamente con La difficile dipartita:

Alla prossima settimana!

Nicola

P.S.

Le freddure sono tratte dall’Enciclopedia Universale della Battuta a cura di Gino & Michele – Edizioni Smemoranda. Il filmato si trova su You Tube.

commenti
  1. in fondo al cuore ha detto:

    Credo che tutto dipenda sempre dalla validità dei rapporti, cioè dell’amicizia, io ho degli amici con cui poter parlare di tutto senza problemi, anche se non la vedono come me, confrontarsi penso che sia utile a chiunque se fatto in maniera civile. Buona settimana!

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    • Nicola Losito ha detto:

      Hai ragione. Forse occorre pesare con attenzione le amicizie. Con alcuni posso aprirmi su tutto mentre con altri, soprattutto quando discuto di politica, devo stare attento… molto attento! Ma questo è un fenomeno che si verifica solo da qualche anno. Sono tristemente ricomparsi i guelfi e i ghibellini ed è difficile stare nel mezzo.
      Nicola

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  2. melodiestonate ha detto:

    anche io la penso come Silvia…..bisogna avere fiducia in quei pochi amici che riteniamo veri per parlare di tutto

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    • Nicola Losito ha detto:

      Ti rimando alla risposta data a Silvia. Con l’aggiunta che non sempre si hanno a portata di mano quegli amici (amici da una vita) con cui prendersi bonariamente in giro sui tanti pareri che divergono fra loro.
      Nicola

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  3. Elisabetta Lelli ha detto:

    Troppo bello, Nicola! Ironico, con una punta di vera tristezza/triste verità.

    Grazie di Cuore!

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  4. sissa ha detto:

    Mooooolto carino il filmato!!!!!
    Ri-Raccomando il già citato Heidegger e l’ippopotamo per confrontarsi (e confortarsi) con la morte. Il sottotitolo è Le Barzellette sull’Aldilà che spiegano l’Aldiqua.

    Per quel che mi riguarda, ho le idee molto chiare sulla mia dipartita e su quella di altre persone del mio habitat affettivo. Mi tengo le mie idee (o cerco di farlo) perchè penso siano solo pensieri privati, da non condividere, come altri aspetti della vita, perchè troppo personali. Per lo meno, io non desidero farlo.
    L’accettazione di scherzi o lazzi o di ragionamenti logici sulla morte dipende non da una regola generale assoluta, nel mio caso, ma soltanto dall’umore del momento. Sarebbe opportuno che mi ricordassi questo pensiero applicandolo anche agli altri e che imparassi a capire quale è il momento in cui l’altro accetta lo scherzo oppure se la mia battuta gli provoca dolore. Ci vorrebbe uno scanner mentale per non sbagliare mai…. Ma… guarda… preferisco sbagliare piuttosto di utilizzare a freddo tecnologie per capire cosa e come pensa il mio prossimo.

    Ho trovato un fantastico ritratto delle riunioni tra amici, che mi sembra si adatti moltissimo al tuo sentire in Manuale di Pittura e di Calligrafia di Josè Saramago. Te ne trascrivo dei brandelli.

    […] Non sono gli amici che intendo giudicare qui ma la funzione che, tacitamente, attribuiamo loro, tollerando che ci sorveglino, che si impegnino con una solerzia magari non gradita, ma di cui si rimprovera la mancanza se non la si dimostra, che ci si serva della presenza e dell’assenza e di entrambe, ci si lamenti o meno in base a quanto più convenga a quella parte della nostra vita in cui l’amico non rientra. Per via di questa cattiva coscienza (rimorso, sconforto morale o benevola accusa proprio di questa coscienza) una riunione tra amici è simile per decisione a ciò che sarebbe un incontro fra anime gemelle: tutti hanno tralasciato quanto non sia possibile condividere con i presenti, tutti si impoveriscono o sminuiscono in ciò che sono (nel male e nel bene) per essere solo quello che da loro ci si aspetta. […]
    […] E’ bene quindi non prolungare troppo le riunioni, per non raggiungere quel punto di rottura in cui ciascuno di quei piccoli astri [ndc gli amici] prova il desiderio irrefrenabile di formare altrove un’altra costellazione o, semplicemente, di abbandonarsi, stanco, alla caduta nello spazio nero e vuoto.

    Ciao Nic, grazie di tutto
    Sis
    P.S. ndc = nota della copista.

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    • Nicola Losito ha detto:

      Cara Sissa,
      come farei senza i tuoi commenti?
      Sono, a mio parere, quelle aggiunte che impreziosiscono e completano i miei post settimanali.
      Ti sei presa un bell’impegno nei miei confronti e con chi segue il mio blog!
      Non posso che ringraziarti e assicurarti che dalle tue osservazioni imparo e memorizzo sempre qualcosa di nuovo e interessante.
      Un abbraccio.
      Nicola

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  5. edduss ha detto:

    Ero aperto a discutere di politica con tutti. Ma ultimamente mi sto chiudendo. Con gli amici non riesco a parlare più come prima. E’ vero, ti guardano come nemici. Un collega dai modi cordiali con cui ero solito discutere delle nostre differenze politiche qualche giorno fa mi ha pesantemente insultato a livello personale. Le cose cambiano, c’è esasperazione nell’aria.

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    • Nicola Losito ha detto:

      Hai detto giusto. Le cose sono cambiate e c’è tanta esasperazione nell’aria. Un po’ di colpa ce l’ha il brutto momento economico che stiamo vivendo. Saltano dei rapporti che sembravano solidi e si è costretti a guardarsi alle spalle… Oggi tutti sono contro tutti (parlo in particolare della politica) ma spero che, dopo le elezioni, il clima si rassereni e torni a regnare il buon senso fra la gente.
      Nicola

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  6. oissela ha detto:

    Intanto un saluto a Giacomo.
    Sì, è lecito scherzare su tutto, ma solamente con gli amici di vecchia data, che sanno
    perdonarci anche un’apparente caduta di stile.
    Giacomo è un personaggio che mi mette in difficoltà, visto che insiste nel celibato.
    Se fosse sposato e se restasse vedovo un giorno, come dovremmo comportarci con lui?
    Fargli le condoglianze o le congratulazioni?
    Ciao Nicola e lunga vita a tutti.
    Oissela

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    • Nicola Losito ha detto:

      Dal suo “buen ritiro” anche Giacomo ti saluta, promettendoti di farsi vivo ogni tanto, giusto per sottolineare che non è morto del tutto…
      Fantastica la tua battuta sull’indecisione fra condoglianze e congratulazioni: è piaciuta anche a lui.
      Giacomo, di sicuro, preferirebbe le seconde… ahahahah
      Un abbraccio.
      Nicola

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  7. gelsobianco ha detto:

    Verrò a trovarti presto!

    Un sorriso
    gb

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  8. Teresa ha detto:

    Ti scrive quell’amica cui non si può parlare di politica… troppa delusione e rabbia che vengono fuori anche con le migliori persone che in buona fede hanno contribuito a mandare allo sfascio questa bellissima Italia… pensando che arrivo ad irritarmi con il televisore… figurarsi se poi perdo la mia serenità quando incontro qualcuno cui attribuisco ( anche sbagliando! ) delle responsabilità .

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    • Nicola Losito ha detto:

      Ciao Teresa,
      è da tempo che attribuisco alla politica la colpa di tutti i guai di cui oggi soffre l’Italia: la differenza tra me e te è che tu dai la colpa a una sola persona (e sappiamo a chi…), invece io la do praticamente a tutti i politici che, in grande allegria, hanno fatto unicamente i loro affari o gli affari dei loro amici. Gli scandali di questi giorni sono lì a dimostrarlo. E’ per questo che a tutt’oggi sono ancora indeciso su chi votare. Purtroppo l’offerta, anche se varia, è sempre la stessa e tutti sono gli uni contro gli altri armati. I pochi nuovi che oggi sono saliti o scesi in campo mi piacciono pochissimo, anzi per niente. Noi siamo amici da tanto tempo eppure la pensiamo diversamente, ciò significa che fra noi c’è un legame di affetto che supera le nostre divergenze in politica. Mi auguro che questo buon rapporto amicale continui nel tempo con il reciproco rispetto che c’è sempre stato.
      Un abbraccio e a presto.
      Nicola

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  9. Denise Cecilia S. ha detto:

    Quanto alla politica, ho lasciato la mano. Completamente. Opinioni personali bandite, se capita l’argomento, fingo di non sentire ed implicitamente suggerisco di lasciar cadere.
    Causa scontri non voluti, non cercati, ma belli forti e dolorosi.

    Molto bello il video.
    Io, personalmente, dopo un sano periodo di lutto sono tornata tale e quale a prima: amo lo humor nero, e trattare della morte, pur con il dovuto rispetto, mi diverte in modo leggero e talvolta mi affascina.
    Sarà in gran parte perché credo nella vita, e non temo di perderla.

    Buona settimana.

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    • Nicola Losito ha detto:

      Vedo che la pensiamo allo stesso modo su tutto. A me però dispiace molto non potere discutere serenamente con gli amici che hanno idee diverse dalle mie. Questo mi pesa parecchio e, in qualche maniera, vorrei che in futuro le cose cambiassero e che qualsiasi argomento si possa affrontarlo senza remore e paura di rompere le amicizie.
      Nicola

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  10. ellagadda ha detto:

    Per me la morte è una costante, nelle battute, nei romanzi, quando scribacchio…
    Riderci su è fondamentale 😀

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  11. Veronica Adriani ha detto:

    Scherzare in modo intelligente sulla politica e sulla morte è un vero dono: personalmente adoro chi lo dimostra e cerco, nel mio piccolo, di fare lo stesso. L’intransigenza degli altri mi scoraggia un po’,a volte (guelfi e ghibellini…niente di più vero!), così come i tanti discorsi per cui “come ti permetti di ridere su una tragedia del genere! Se capitasse a te cosa faresti?” tanto cari agli odierni frequentatori dei social network. E proprio spulciando fra quelli, ho scoperto una cosa: che gli stessi che non desiderano che si scherzi sulle cose serie, sono i primi a lanciare anatemi contro il resto dell’umanità. Che sia un po’ di sana invidia per non saper fare altrettanto? Io preventivamente ci scherzo su 🙂

    p.s. bellissime, le tue riflessioni: ti seguirò molto volentieri!

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  12. Nicola Losito ha detto:

    Esatto. Sei andata al nocciolo del problema. L’Italia ormai è divisa in fazioni che parlano, straparlano e non si ascoltano. Lo scherzo, la battuta, l’irriverenza, sono accettate solo se colpiscono gli “altri” e ci si arrabbia se qualcuno invade il tuo orticello fisico e metafisico. Si dovrebbe, con la dovuta accortezza e intelligenza, potere scherzare su tutto. Oggi mi rendo conto che è cosa difficilissima. Si ha sempre il timore di pestare i piedi a qualcuno.
    Benvenuta nel mio piccolo, piccolissimo mondo.
    Nicola

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  13. Marco Malatesta ha detto:

    Segnalo che il filmato non è più visibile.

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  14. Nicola Losito ha detto:

    Ho controllato su YouTube: infatti questo video di animazione è stato cancellato dalla piattaforma e non sono riuscito a trovarlo da nessun’altra parte. Si trattava di uno spiritoso trasporto al cimitero di una bara, messo in opera da due silenziosi e paludati portantini delle pompe funebri. Per trasportare la cara salma al luogo di sepoltura i due incontreranno mille ostacoli, ma, alla fine ce la faranno. Un bel ridere, o meglio un bel sorridere… visto l’argomento. Benissimo disegnato e animato con tecniche d’avanguardia.
    Cordiali saluti.
    Nicola

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