6 Maggio 2013 – Lunedì. Da Konya a Pamukkale (390 Km.)
La sveglia suona alle 7.30. Ci aspetta un lungo viaggio in bus che ci porterà dalla città di Konya, sull’altopiano centrale della Turchia, a Pamukkale nella parte sud occidentale del paese. Il trasferimento non è poi così tragico, il bus è comodo, l’aria condizionata può essere facilmente regolata, la guida ci lascia dormire e ha promesso che ci sveglierà solo quando, durante il tragitto, ci sarà qualcosa di interessante da vedere. Il territorio che attraversiamo è piuttosto vario, ci sono montagne, colline e pianure: dai 1200 metri di altitudine media della Cappadocia scenderemo a 350 una volta arrivati a destinazione. In effetti la guida ci sveglierà una sola volta per farci notare dei campi coltivati a hashish:
A suo dire, in Turchia la produzione di questa droga è controllata dallo Stato e il suo utilizzo è permesso solo per scopi medicinali, ma ovviamente qualcuno se la coltiva di nascosto per uso personale o per venderla a proprio rischio e pericolo. In una sosta tecnica per fare rifornimento e andare in bagno, nel mercatino di fianco ai distributori di carburante c’era, in bella vista, un banchetto che vendeva confezioni di yogurt al miele con aggiunta di semi tostati di hashish. Un generoso assaggio di quella specialità locale era gratuito. Molti del gruppo hanno provato e comprato quella strana miscela di sapori che anche mia moglie e parecchie altre signore del gruppo non si sono disdegnate di assaggiare spalmata su un pezzetto di pane. Io, come sempre restio alle novità, mi sono rifiutato e quindi non saprei dirvi se quello yogurt fosse buono o cattivo, di sicuro su qualcuno ha avuto un effetto tonificante: non ha più dormito per tutto il prosieguo del viaggio fino a Pamukkale…
Finalmente la meraviglia che ci era stata promessa si è materializzata. Guardate le foto qui sotto e poi ditemi se Pamukkale non è un vero angolo di paradiso. Non per niente questa località è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Pamukkale
Sullo sfondo c’è un’altura di calcare bianco e travertino che rende il panorama unico e straordinario. Pamukkale significa “castello di cotone” perché la parete rocciosa sembra ricoperta per tutta la sua estensione di un soffice manto di piante di cotone. Le sorgenti termali che sono all’origine di questo fenomeno si trovano 160 metri più in alto e si estendono per 2700 metri. L’acqua calda sorgiva è ricca di idrogeno e carbonato di calcio che fondendosi depositano, scendendo a valle, bicarbonato di calcio bianco. Le macchine fotografiche e le videocamere hanno lavorato alla grande per una buona mezzora, tutti hanno voluto farsi immortalare in questo luogo incantevole. Siamo poi saliti in alto per osservare il tutto da un altro punto di vista:
Se qualcuno desidera fare un bagno in una piscina naturale al cui interno ci sono pesci e ruderi romani non ha che da chiederlo, qui è possibile:
Rianimati dallo spettacolo che abbiamo appena visto, ci apprestiamo a compiere la seconda e ultima visita della giornata: le Rovine di Hierapolis. Tutto è molto interessante e riusciamo a sopportare anche un sole che spacca le pietre. La necropoli e la città sono a poca distanza da Pamukkale e il breve tratto di strada che separa queste due località lo compiamo a bordo di un grande carro trainato da un trattore. Arrivati in loco, proseguiremo a piedi e avremo tutto il tempo che vogliamo per scattare foto e girare filmini.
Questo sito archeologico fu distrutto da un terremoto nel 60 d.C. ma venne ricostruito in uno stile prettamente romano.
Dopo questa full immersion nell’antichità e nelle bellezze naturali, stanchi ma soddisfatti, il bus ci trasporta all’Hotel Pam a cinque stelle dove, chi lo desidera, può fare un bagno in una hollywoodiana piscina termale. Peccato che domani dovremo lasciare per sempre questo ricco albergo e dovremo macinare altri 350 chilometri per raggiungere Izmir, l’antica Smirne. Ma questo sarà l’argomento della prossima… e ultima puntata.
Arrivederci a presto.
Nicola
Crediti: foto di Giorgio, Franco e Chicca a cui vanno i miei ringraziamenti per la loro bravura e il loro notevole colpo d’occhio.
Quanti bagni!!!!
Sarebbe quasi da fare qualche battuta sull’igiene personale…
Bella l’idea di diluire il racconto nell’arco di un anno: è quasi finito questo video-diario di viaggio e già ti devi preparare al prossimo tour…
Grazie, Nic.
Sissa
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Ahahahah, hai ragione! Forse ho diluito troppo le varie puntate. Confesso che le avevo pronte da tempo ma, per diverse ragioni, le mie divagazioni (spesso grane da risolvere) hanno avuto il sopravvento sul viaggio compiuto il maggio scorso.
Cercherò di farmi perdonare pubblicando l’ultima puntata del viaggio la prossima settimana, così chi vorrà progettare un’escursione in Turchia quest’estate avrà notizie… più fresche! 😀
Nicola
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Sono affascinata dalla piscina naturale… Stupenda! E quest’anno? Avete già una meta? Buona settimana 🙂
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Fantastica, vero? In quella piscina è possibile toccare la storia con mani e piedi…
Quest’anno abbiamo in programma un tocca e fuggi a Londra e dintorni e un lungo viaggio in Cina a Ottobre. Ma tra il progettare e il fare ci potrebbero essere imponderabili contrattempi.
Nicola
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Che meraviglia Pamukkale !!!
Anch’io voglio mettere i piedi a bagno 😀
davvero bello tutto quel bianco…
buona giornata Nicola
ciao
.marta
PS: Bellissimo il campo fiorito di hascish
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A Pamukkale anch’io ci ho lasciato il cuore. Piazzare i piedi in quell’acqua azzurra dopo ore di cammino in mezzo ai ruderi romani è una sensazione indimenticabile.
Tutti volevano fermarsi in mezzo a quei “strani” campi fioriti, ma c’era il rischio di beccarsi una fucilata dai proprietari…
Peccato, vero? 😀 😀
Nicola
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Scappo dalla città.
Città, via, paesone..
Ho voglia di novità, grazie per la boccata d’ossigeno!
Buon pomeriggio!
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Una bella casetta con vista sul lago di Pamukkale è un pensierino che è venuto anche a me… 😀
Apriamo un mutuo insieme? ahahahahah
Nicola
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Teso’ il mutuo non me lo danno neanche qui in Italia dove ho un lavoro fisso e uno stipendio che supera i mille euro..
Che vergogna!
Vabbe, non è questa la sede per dibattere di queste questioni.
Apprezzo comunque il pensiero!
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Sognare non è peccato e non costa niente.
Non bisogna nemmeno aspettare che nostri politici politicanti raddrizzino la situazione della nostra povera Italia…
Nicola
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Che foto magnifiche… e poi un bagno in quelle piscine naturali io me lo farei! 🙂
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Quando i luoghi sono così belli fare foto di pregio è una bazzecola.
Con i piedi a mollo vengono ancora meglio… 😀
Nicola
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Immagino! 🙂 Ciaoooo
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e beh, ci hai rivelato un altro rimedio se non si vuole dormire durante il viaggio 😉 oltre ai bei luoghi a me sconosciuti. ciao Nicola, buona serata.Lud
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Esatto. Per quello io non ho voluto provare quello “speciale” yougurt al miele. A me sul bus piace dormire… 😀
Ma solo sul bus. 😉
Ciao, Lud.
Nicola
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Un po’ di discontinuità tra una parte del viaggio e l’altra va bene,rende la puntata più interessante, non so se è stato fatto ad arte, ma l’effetto per me è stato questo. Non mi aspettavo di vedere questi bei luoghi. Ciao Teresa
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In effetti, per non annoiare troppo, ho diluito le puntate. Forse dovevo diminuire il tempo tra una puntata e l’altra. Per farmi perdonare lunedì prossimo pubblicherò la puntata finale.
Grazie per la costanza con cui mi segui.
Un abbraccio a te e a Beppe.
Nicola
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Buonasera Nicola, quanto mi piacerebbe farmi un soggiorno nel Castello di Cotone
Luogo affascinante che sto ammirando grazie alle tue splendide foto
L’ assaggio di quello strano matrimono di yogurt al miele e semi di haschish non è che tanto m’attira
Ti ringrazio per farci partecipare ai tuoi incantevoli viaggi
Abbraccio
Mistral
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Un bel paio di settimane al Castello di Cotone le farei anch’io molto volentieri. Ovviamente d’estate. Pescherei pesci nel laghetto e farei il bagno su in alto nella piscina in mezzo ai ruderi romani. La sera guarderei le stelle con i piedi a mollo nell’acqua corrente.
E forse riuscirei a scrivere poesie da pubblicare d’inverno nel mio blog.
Pensa, in tutta la mia vita ho scritto una sola poesia e pure brutta…
Che dici? Se bevessi yogurt ai semi di hashish mi verrebbero meglio? 😀 😀
Nicola
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Ma che meraviglia mi hai regalato, anzi, ci hai regalato, perchè mia figlia quando sa che c’è il “viaggio” arriva di filato. Sul campo di hashish ha detto ” Ao! ma quale medicina..però che bello!” Vabbè, sulle piscine ha detto “Anche io voglio immergermi in quella meraviglia!” E ha ragione. Luoghi meravigliosi, a me hai sollevato l’animo, ieri e oggi sono stati due giornate un pò…dure.
Ora aspettiamo l’ultima puntata.
Grazie Nicola.
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E’ un vero piacere distribuire medicine consolanti per fare dimenticare brutte giornate agli amici.
A me, invece, rivedere quei luoghi incantevoli viene il magone al pensiero del brutto tempo che c’è fuori oggi qui a Milano e che pioggia e vento continueranno per parecchie settimane ancora.
Purtroppo non si può avere tutto dalla vita… 😀
A presto.
Nicola
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Ciao Nicola, ogni appuntamento con il tuo diario di viaggio è imperdibile!
Mi colpisce che ne esce sempre un’immagine così eterogenea e vast di questa nazione che con molta sincerità ammetto di non conoscere quasi per nulla. Ma che invece mi ispira particolarmente e mi piacerebbe poter esplorare in prima persona. La piscina naturale tra le rovine romane è qualcosa di stupendo così come la città di Pamukkale! E per quello yogurt chissà invece eheh
Un carissimo saluto! Al prossimo appuntamento allora 😉
Andrea
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La Turchia è un paese molto vario, antico e moderno qui si amalgamano piuttosto bene.
Consiglio a tutti, almeno una volta nella vita, di andarlo a visitare. E non è nemmeno tanto caro.
L’itinerario che noi abbiamo seguito è quello classico, ma ognuno può scegliere ciò che più confà ai propri gusti. Da visitare assolutamente è la Cappadocia con i suoi Camini delle Fate.
A presto, caro Andrea.
Nicola
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Caro Nicola,
la descrizione è decisamente interessante e le foto dei luoghi di una bellezza coinvolgente.
Pamukkale è addirittura surreale. Bravo Nicola!
Se non foste già stati vi chiederei di andarci in compagnia.
Per tutto ciò che abbiamo visto, anche nei precedenti invii, credo sia stata una esperienza di viaggio assolutamente indimenticabile.
Ciao
Barbara
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Grazie, cara Barbara.
E’ stato un bel viaggio e di certo non lo scorderò.
Adesso, però, ci attendono altre mete e questa volta le raggiungeremo insieme a te e Sergio.
La mia videocamera è pronta per girare.
Un abbraccio a entrambi.
Nicola
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Che voglia di tornare in Turchia. Questi luoghi sono letteralmente da sogno. Comunque, ripensandoci, quando sono stata a Istanbul ho voluto assaggiare tutto e mi dispiaceva vedere come molti compagni di viaggio rifiutassero un involtino piuttosto che lo spezzatino, la cucina turca è favolosa. Però… però… che ti devo dire, sinceramente lo yogurt con i semi di hashish non l’avrei mangiato nemmeno io 😉 sarà che sono intollerante ai latticini… ahaha! Bellissimo viaggio, ti seguo sempre tanto volentieri! buona serata, mentre non posso fare a meno di pensare ancora a questo castello che davvero pare di cotone…
Francesca
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Essere curiosi del cibo di altri paesi è la condizione ottimale per un turista, per me che ho delle intolleranze alimentari, invece, è sempre un problema. Se leggerai l’ultima puntata del viaggio capirai le mie difficoltà.
Sicuramente questa parte del tour e la parte in Cappadocia sono le più belle della Turchia. Luoghi, questi, che rimarranno per molto tempo nella mia memoria.
Tu sei giovane, avrai tempo per visitarla di nuovo e più a fondo.
Nicola
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Un po’ ti posso capire – forse -, ho amici celiaci e questo mi fa essere molto preoccupata al riguardo, voglio che si sentano sempre bene e a loro agio, è molto importante per loro e quindi anche per me. Lo dico, perché non per tutti è cosa scontata. Lo vedo io che non posso davvero mangiare troppi latticini (soprattutto se particolarmente acidi) e nemmeno i pomodori che non siano cotti. Nulla di paragonabile alla celiachia, ma a volte sono passata per snob quando semplicemente non volevo star male… Ti dirò, sono felice che tu parli di queste tematiche in futuro, se ne tratta poco… ma appunto, è un bel problema per tanti. Buona giornata Nicola 🙂
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Le intolleranze alimentari sono un grosso problema soprattutto quando si è all’estero e si è dimenticato di portarsi dietro i medicinali che servono. In Turchia usano tantissimo i semi di sesamo nel pane e nei dolci e dovevo evitare di mangiarli anche se io, da buon terrone, li amo tantissimo. La mia paura maggiore è non sapere il tipo di olio che usano per cuocere o condire il cibo. Sarà questo l’incubo maggiore quando e se andremo in Cina.
Nei casi più gravi di intolleranza al sesamo, la lingua può gonfiarsi a dismisura e provocare il soffocamento. Anche la celiachia, intolleranza al glutine, se non si sta attenti, può provocare danni gravissimi al fisico.
Ma non pensiamo a queste cose e godiamoci, per quel che si può, la vita.
Nicola
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Diamine, certo 🙂 buona serata Nicola!
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Sono finito qui per caso.
Ho gustato le stupende fotografie che hai messo nel blog. Penso sia stato un viaggio molto interessante.
Complimenti.
Buona giornata.
Quarc
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Non posso che ringraziarti per i complimenti.
Io stesso non credevo che la Turchia fosse così bella da visitare.
E’ stata una vera sorpresa.
Spero di rivederti ancora qui nel mio blog.
Nicola
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Non devi ringraziarmi. Ho goduto le fotografie.
Ho conosciuto appena Istanbul in occasione di una crociera.
Se il tempo me lo permetterà… mi rivedrai.
Buona giornata.
Quarc
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Molto bene. Spero di rivederti qui.
Nicola
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