Immagine tratta da Internet
Tempo fa, cazzeggiando su Internet, intercettai un articolo di una simpatica quanto intelligente webnauta (@celeste.s) in cui discettava su due sue opinioni trasformate poi in affermazioni assiomatiche:
1) In Rete tacere equivale a scomparire.
2) In Rete il silenzio è il lusso delle persone arrivate.
A mio parere, è verissimo l’assioma numero 1): infatti se non sei sempre presente in Rete tramite post giornalieri/settimanali sul tuo blog, se non indichi ogni giorno il tuo stato fisico e mentale su Facebook, se non scrivi a piè sospinto messaggini idioti/intelligenti su Twitter, nel giro di pochissimo tempo nessuno si ricorderà più di te. I tuoi followers se ne andranno per sempre e tu scomparirai dal mondo virtuale.
Sull’affermazione numero 2) concordo solo a metà. Io aggiungerei questa postilla: il silenzio è anche appannaggio di chi non ha più nulla da dire o raccontare.
Avere poco o niente da raccontare è proprio ciò che sta succedendo a me in queste fredde e piovose giornate di febbraio 2017…
Eppure in giro (sulla carta stampata e nel Web) ci sono persone che, pur non avendo nulla da dire/raccontare, …agiscono diversamente**:
Qualcuno è interessato a conoscere perché, trovandomi in queste condizioni, ho deciso di abbandonare WordPress, la piattaforma su cui dal 2011 racconto il mio vissuto?
Il fatto è che si è esaurita del tutto la mia vena letteraria/ironica, quella vena che, tanti anni fa, mi aveva spinto a prendere in mano carta e penna pensando, scioccamente, che potessero interessare le mie esperienze di vita – sia reali sia virtuali – che, nel tempo, avevo trasferito in romanzi, in fumetti umoristici e in un blog sia su questa piattaforma sia su altri social.
Per un lungo periodo, in effetti, è stato così. Qualcuno (pochi o tanti non importa) apprezzava abbastanza ciò che mettevo sulla carta o pubblicavo sul Web e questo mi dava il morale (la spinta giusta) per continuare a produrre elaborati scritti o disegnati. Ultimamente, però, la situazione è cambiata, i miei post non hanno più il mordente di prima e, piano piano, ho perso gran parte dei miei lettori. Guardandomi in giro ho notato che, al pari di me, anche altri noti blogger sono in difficoltà di ascolto. Lo stesso dicasi per moltissimi scrittori (sia quelli pubblicati da prestigiose case editrici sia quelli che si pubblicano da sé). I loro libri, sfornati al ritmo di uno all’anno, rimangono tristemente invenduti sugli scaffali delle librerie territoriali o virtuali.
Le ragioni di un simile andamento negativo sono mille.
La più importante di queste è la disastrosa situazione economica di questi anni che, di certo, non ha aiutato e non aiuta la fantasia a volare alta. Un’altra ragione è che si pubblicano troppi libri, quasi tutti scadenti. Infine, pur supponendo che esistano testi di valore, a leggerli sono comunque in pochissimi.
Dunque, perché scervellarsi e insistere a pubblicare/postare se i lettori latitano?
Anche la stampa generalista/politica sta messa male. Vi sembra intelligente continuare a mantenere in vita dei quotidiani che vendono solo dieci copie, accumulando di giorno in giorno perdite milionarie?
L’aria che tira invita a piantarla lì, e così, per evitare il rischio di insistere ad annoiare, a partire da oggi, chiudo bottega, regalando questo mio spazio virtuale a chi ha idee ed esperienze nuove da mettere in campo con passione e maestria.
La mia non breve stagione di scrittore/blogger – dunque – termina con quest’articolo.
Lascio, però, in Rete, a disposizione di tutti, i miei 230 lunghi post, 86 video-reportage su YouTube, 3 romanzi, 1 libro di racconti, 2 libri a fumetti.
Colgo anche l’occasione per comunicarvi, con 5 giorni di anticipo, l’assai probabile piazzamento di un mio libro come finalino di coda del concorso letterario su Kobo di cui vi ho parlato ampiamente (con scarsissima audience) qualche settimana fa. Ormai è chiaro che il romanzo Io e Agata non vincerà, ma, fortunatamente non arriverà proprio ultimo, grazie alla buona volontà di otto o nove amici reali e di tre o quattro blogger, amici virtuali, che l’hanno votato lasciando due righe di commento, regalandomi così un piccolo e insperato ritorno di visibilità. Sicuramente sarei arrivato tra i primi se quasi tutti i miei 530 followers non fossero stati in altre ben più importanti faccende affaccendati. Visto che non è andata come speravo, faccio buon viso a cattiva sorte e, serenamente, mi accontento di ciò che ho ricevuto.
Per terminare in bellezza quindici anni da scrittore non professionista e sei anni di permanenza su WordPress, vi presento due aforismi che si legano alla perfezione con il mio attuale umore. Il primo è del Signor Giacomo, mio alter ego:
“La vanità è quel treno fantasma che ti fa credere di essere arrivato quando, in realtà, non sei mai partito.”
Il secondo aforisma* appartiene all’immortale Oscar Wilde:
“L’unico fascino del passato è che è passato”.
E io aggiungo, “sul fascino del futuro chi può pronunciarsi?”.
Anche al Signor Giacomo, in questo momento, le cose vanno abbastanza storte…
Buona vita a tutti e un grazie di cuore a chi, in questi anni, mi ha donato un po’ del proprio tempo!
Nicola Losito
* Citazione tratta da un articolo di Paolo Conti su Io Donna (supplemento del Corriere della Sera) del 4 febbraio 2017.
** Il fumetto a colori è di G. B. Trudeau, edito in Italia dalla rivista mensile Linus.
I pensieri e le divagazioni del Signor Giacomo 
Mi piace mi dispiace e soprattutto spero che sia soltanto un momento di ripensamento negativo.
Non sono affatto d’accordo con le due asserzione della tua blogger comunque in rete il silenzio non paga.
Io sono tra quelle blogger che ti deve la lettura di Agata che ho cominciato e ho ripreso ma che mi è stato difficile leggere fino in fondo in tempo utile perché il problema del web se lo si vive da persone comuni come me e in modo sano trova purtroppo spazio soltanto tra le pieghe della giornata.
Con Gianni qualche mese fa discutemmo proprio del fatto non tanto che si legge poco ma che l’editoria è in crisi anche per una sovraesposizione di tanti autori pressoché ignoti.
Personalmente faccio parte di quella miserrima percentuale di italiani che legge molto due tre libri al mese e i quotidiani che online sono svariati ma le mie letture sono principalmente concentrate da alcuni anni ad autori stranieri arabi o africani che non conoscevo affatto salvo alcuni nomi.
Esterofila ? Semplicemente curiosa di un mondo che in gran parte nessuno di noi conosceva fino a pochi anni fa.
Tu sei gentilmente e affettuosamente un lettore del mio gruppo blog che è piccolo di semplici flash a volte una ricetta a volte una poesia qua e là piccole riflessioni ma certamente non ha velleità se non quella di creare empatia e dialogo…
Credo che a molti al di là delle tue doti di scrittore piacerebbe leggere una tua reocensione da sfruttare sia in cinema sia nella lettura oppure da ascoltare.
Si tratta solo di restare in contatto se hai voglia senza preoccuparti del tuo lato di scrittore dalla vena esaurita.
Ci sono molti modi di comunicare in termini positivi senza per questo avere il cattivo pensiero di andare a caccia di followers.
Ho la presunzione di credere che in un qualche modo noi si sia un piccolo gruppo di amici virtuali che si ritrovano per due chiacchiere al bar.
Dunque resta.
Shercometenncenessuno
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Cara Shera,
la tua testimonianza è importante. Le cose che dici hanno senso e le condivido in pieno.
Però, a un certo punto della vita, occorre prendere atto di ciò che si è realizzato – soddisfazioni o delusioni comprese – e cercare di pensare ad altro.
Chiudere una stagione non significa rinnegare ciò che si è fatto, anzi il passato può essere il punto di partenza per affrontare con maggiore esperienza il futuro.
Qui ho fatto amicizia con persone che sarebbe stato bello incontrare anche dal vivo, persone che non dimenticherò e che continuerò a seguire nel loro percorso virtuale.
Per me è arrivato il momento del silenzio e del ripensamento.
Grazie di cuore per la costanza con cui hai seguito il mio percorso in Rete.
Nicola
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Rispetto la tua decisione ma voltare pagina o prendere atto di quello che si intende una propria battuta di arresto significa anche cambiare registro e questo può avvenire qui e con noi.
Sherabientot
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Verrò a trovarti spesso e volentieri perché mi piace avere amici. Forse questo è un buon registro, un diverso modo di farci compagnia.
Nicola
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Ed io
allora sempre io/noi ad accoglierti 😥
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Ci sarò, ci sarò.
Nicola
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Spero che sia solo un arrivederci a presto … mai dire mai … speriamo in un futuro più stimolante!
Tanti Auguri … a te … e alla bellissima simpaticissima Betta (chissà cosa combinerà crescendo! Spero ci darai sue notizie!).
Ciao
Francesco
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Grazie Francesco.
Non so ancora cosa farò in futuro. Di sicuro non dimenticherò gli amici, anche se virtuali.
Betta sta studiando per diventare grande. Anche lei ti saluta cordialmente.
Nicola
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Nicola so che ci sei, ci sarai.
…..quindi sono ottimista e ti saluto cordialmente.
.marta
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Con te e con i pochi amici virtuali che mi restano ci sarò con il cuore e con la mente. Fisicamente, invece, mi dedicherò alla famiglia, al giardino della casa di campagna, alla lettura di libri: in altre parole comincerò a fare il “pensionato” a tempo pieno. 😀
Un forte abbraccio.
Nicola
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A me sinceramente dispiace sapere che non compariranno più i tuoi post tra gli aggiornamenti.. davvero.
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In questo momento della mia vita ho davvero bisogno di riflettere non solo sul passato ma anche sul futuro. Non me la sento di continuare come se non fosse successo niente. Un ciclo è finito.
Comunque le tue parole mi hanno fatto piacere.
Cordiali saluti.
Nicola
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Anche io, come Sherazade, penso che mi farebbe piacere continuare a scambiare opinioni su libri film o altro, come è stato finora a prescindere dai tuoi libri. Sono dispiaciuta se non seguirò Betta nella sua nuova veste di sorella e mi auguro che tu abbia prima o poi la voglia di scrivere qui sopra senza preoccuparti di quanti ti leggono. Forse il segreto è questo… incluso smettere di farlo se non ci diverte più. Peró non scomparire 😉 Anche a me farebbe piacere bere un caffè con te e Chicca…
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Cara Viviana,
se dai un’occhiata ai commenti sotto ai vari post di questi ultimi tempi, vedrai che il colloquio, quello vero, amicale, avviene quasi sempre con le stesse persone. Pensi che voglia interromperlo? Cercherò di mantenerlo in vita in un altro modo e cioè venendo a trovarvi di tanto in tanto nei vostri blog. Le tue recensioni di libri le ho sempre apprezzate e continuerò a leggerle con piacere.
Per scomparire (absit iniuria verbis 😀 ) c’è sempre tempo!
Un caffè (decaffeinato sennò non dormo…) con te e con la mia signora è un piacere da non sottovalutare.
Un forte abbraccio.
Nicola
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Recentemente ho rivisto Blade Runner, il capolavoro ispirato dal romanzo di Philip K Dick, e vorrei citare il C-Beam Speech pronunciato dall’androide Rutger Hauer rivolto al killer Harrison Ford, a cui Hauer aveva salvato la vita un istante prima:
“I’ve seen things you people wouldn’t believe
Attack Ships on fire off the shoulder of Orion
I watched C-Beams glitter in the dark, near the Tannhauser Gate.
All those moments will be lost in time, like tears in the rain.
Time to die.”
Quei momenti non si sono persi nel tempo, come lacrime nella pioggia, ma si sono impressi negli occhi dell’ascoltatore, Harrison Ford. E quelle parole, dette dall’androide nel disperato epitaffio della sua esistenza da ribelle, si imprimono così bene nella mente del cacciatore di teste, che lo spingono a cambiare vita, e a scappare con la dolce androide Sean Young, che era anch’essa destinata al “ritiro”.
Anche se lo “ritiri”, il tuo blog non andrà perso, Nicola.
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Magnifico raffronto a quello che è il mio film del cuore . Grazie Cristiano.
Sheradoandroidsdreamofelectricships…
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Merito di Nicola, che mi spinge sempre a riflessioni poetiche e interessanti…
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Giusto e allora andò va??
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C’era da aspettarselo da Cristiano, un amico con cui ho condiviso alcuni anni della mia vita letteraria.
Nicola
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Caro Cristiano,
i tuoi interventi sono sempre preziosi e dimostrano a chi non ti conosce che la cultura non è acqua. Mi fai tornare in mente i corsi di scrittura che abbiamo frequentato insieme e le serate pre-natalizie dove con i colleghi dei Fiori Blu si discuteva piacevolmente di libri, di letture e di speranze letterarie. Io, come sai, ci ho provato e non ho avuto fortuna. Forse mi mancava e mi manca quel “quid” necessario per emergere.
Dopo anni di speranze deluse, finalmente mi sono liberato di quello che è l’incubo di tutti gli scrittori: la rincorsa del successo. Mi ha aiutato in questo la consapevolezza/saggezza dell’età che mi ritrovo sul groppone. Tu sei molto più giovane di me e puoi ancora tentare la sorte.
L’altro giorno su Io Donna del Corriere della Sera ho letto un articolo del regista Paolo Sorrentino che mi è molto piaciuto. Lui, parlando di cinema, afferma che “Il motore di tutto è il desiderio”, ma se alla parola cinema sostituisci il termine scrittura il discorso non cambia. Te ne cito una breve parte.
“…tutto accade mosso dal desiderio, che sia desiderio sessuale o di riscatto o di vendetta: un bel motore per una storia, anche se nella realtà non sempre basta. Nel lavoro, per esempio.
Per fare questo mestiere in modo non occasionale devi avere un tuo universo poetico che corrisponda al gusto del numero più ampio possibile di persone: puoi anche girare un film e metterlo su un sito, ma se lo vedono in venti è solo un hobby.
Per scoprire questo universo poetico devi lavorare: non è qualcosa che sgorga da te la mattina quando ti svegli.
Non sgorga un bel niente, è sepolto sotto la quotidianità e quindi tocca impegnarsi ogni giorno, tutti i giorni per scorticare il superfluo e vedere come tradurlo su carta o in immagini, o in musica, in base alla disciplina che scegli.
Oltre al talento, insomma, ci vogliono un sacco di cose: dedizione, lavoro, resistenza fisica e psicologica, tanta fortuna.”
Tu sei una persona in gamba e penso che, leggendo queste poche righe, non farai fatica a capire perché ho deciso di chiudere con la scrittura.
Non cancello il mio blog, solo non lo aggiornerò più. Chissà se ancora qualcuno si soffermerà a leggere le tante parole spese in questi anni…
Un cordiale saluto.
Nicola
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Grazie Nicola, mi sostieni sempre. Dopo tanti anni di scrittura (racconti, romanzi inediti, articoli, reportage, analisi) – che Sorrentino definirebbe hobby – mi ripeto spesso questa domanda: se nei momenti cruciali non avessi dato la precedenza alla scrittura, dove sarei adesso? In America a insegnare l’italiano? In una redazione estera a fare il corrispondente? In un ufficio qualunque, pur di avere un mensile fisso?
Non ho una risposta precisa: ma so che sono scelte con cui dovrò confrontarmi per cercare un senso nella mia vita.
E ho una certezza: l’esercizio testardo, amatoriale, e da sognatore della scrittura mi ha fatto diventare quello che sono oggi. Questo non basta a mettere a riposo rimpianti, paure, delusioni, amarezze, rimorsi. Ma è parte di quello che di buono ho dato. Sia come autore, e un po’ anche come uomo.
La scrittura è, di fatto, un’esperienza che mi definisce; che ci definisce. Non nella totalità di noi stessi, per fortuna! Ma è così, non possiamo farci niente: è parte del nostro viaggio, negativo o positivo che sia. Siamo come Ismael di Moby Dick: a terra ci annoiamo; abbiamo bisogno delle onde emotive della letteratura, dell’estrema sfida della scrittura.
Però a volte è importante riprendere in mano la bussola, per capire dove stiamo andando.
E’ quello che stai facendo tu. Come autore, certo, ma soprattutto come uomo. Forse adesso hai bisogno di nuove onde, di nuove sfide.
In ogni caso, considerami compagno di questo tuo nuovo viaggio.
Cristiano
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Certamente lo scrivere è importante, ma si può sopravvivere anche senza… almeno credo. Adesso per un po’ sarò in difficoltà psicologica e dovrò aggiustare il tiro. Mi aiuteranno i libri che devo ancora leggere e la famiglia che ho trascurato un pochino per stare dietro alle mie passioni.
Naturalmente mi sarai compagno in questo nuovo viaggio.
Con affetto.
Nicola
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Caro Nicola, il “non prendersi troppo sul serio”, secondo me – sul web come nella vita reale – penso sia la chiave migliore per vivere in armonia con sé e con gli altri. E il non prendere troppo sul serio gli altri è addirittura fondamentale, per poter attuare la prima strategia. La rete, lo sappiamo bene, ha dato spazio e visibilità soprattutto alle persone che non hanno nulla da dire, così come i telefonini hanno reso visibili quegli individui (e sono tantissimi), i quali un tempo nemmeno tanto remoto – quando cioè non esisteva ancora questo importante strumento di comunicazione di massa – non erano facilmente riconoscibili (per strada, sui mezzi pubblici, nei locali…) perché non avevano l’opportunità di esternare pubblicamente il loro alto pensiero: mi riferisco agli idioti. Il telefonino li ha smascherati. E mentre questi parlano…parlano dappertutto, sempre con qualcuno che sta lontano, anche se le loro parole sono rivolte a chi sta vicino…quegli altri scrivono…sulle chat…su facebook…su twitter. Alla continua ricerca di fallowers (che brutta parola!). Ma se abbiamo veramente qualcosa da scrivere, se ci piace scrivere, se utilizziamo questo nobile esercizio per mantenere vivo e in allenamento il nostro cervello, non possiamo pensare ai fallowers. Io non voglio fallowers. Se qualcuno passa dal mio blog e mi legge, mi fa anche piacere: ma la mia esistenza non è legata a lui. “Ho perso gran parte dei miei lettori”, così hai scritto nel tuo post. Ed è stata per te una sconfitta. Lo ribadisco: ti sei preso troppo sul serio, Nicola. Hai dato troppa importanza ad una cosa che non merita. Come fai a dire che hai poco o niente da raccontare? E’ come se un giorno dicessi: non mangio più. Le parole e i disegni sono il tuo cibo quotidiano…:-)
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Ma infatti una persona sensibile e intelligente come Nicola non può non avere niente da dire che possa interessare noi ‘pochi’ amici.
Betta è stata spunto di sorrisi e riflessioni …
Sheradalbassodelsuopulpito
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Anche Remigio è una persona di valore. Il suo blog è lì a testimoniarlo.
Betta ringrazia di cuore.
Nicola
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Caro Remigio,
pur essendo amici virtuali da poco tempo, credo di avere trovato in te una comunanza di sentimenti tale da poterti considerare un amico vero a cui fare riferimento anche in futuro.
Capisco perfettamente il tuo pensiero perché è stato proprio quello che mi ha guidato in molti anni sia di scrittura di libri sia di conduzione di questo blog. Scrivevo perché mi piaceva farlo, perché mi dava intima soddisfazione: in altre parole scrivevo per me.
L’errore che ho fatto (ma che fanno tutti gli scrittori) è stato quello di pensare di sfruttare questa mia passione per uscire dall’anonimato in cui ho sempre vissuto. La ricerca vana del successo ha provocato in me insoddisfazioni, frustrazioni, tutti quei sentimenti negativi che alleggiano nella testa di chi scrive senza avere riscontri positivi dal grande pubblico. Per fortuna adesso ho capito che è inutile prendersela con i lettori che latitano, la colpa non è loro ma è di chi scrive senza riuscire veramente a interessarli. Mi è mancato il magico talento dei grandi della letteratura, ecco la verità.
Dunque, perché insistere? E’ una bella domanda a cui oggi ho dato una risposta secca e definitiva. Sarà vero? Smetterò di scrivere? Questo, in tutta sincerità, non lo so.
Un termine inglese che hai scritto in modo errato mi ha fatto sorridere di cuore, perché, involontariamente, hai detto ciò che penso di buona parte di quei 530 “followers” (seguaci) che si sono iscritti al mio blog e non si sono mai fatti vivi con una parola di dissenso o di consenso, evidenziando così il fatto che non mi hanno letto nemmeno una volta. Hai scritto “fallowers”, che si potrebbe tradurre ironicamente in italiano con “cazzoni”…. ahhahahahah
Per quanto riguarda il tuo blog, continuerò a leggerti perché le tue recensioni sono splendidi pezzi di vita da condividere.
Un abbraccio.
Nicola
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Adesso rido anche io per quei fallowers. Questo succede quando uno non conosce l’inglese, anche se involontariamente ho scritto quello che penso dei seguaci
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Uno spassosissimo errore! Un giudizio davvero meritato da quei blogger fasulli che si iscrivono su WordPress e dopo due giorni scompaiono.
Nicola
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Ciao Nicola,
spero che il tuo nuovo ciclo contempli il fatto che si resti in contatto.
Sei una persona piacevole, non vorrei tu svanissi dalla mia vita.
Saluti a te e la Signora Chicca.
Giusy
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Ciao, cara Giusy. Visto che non hai un tuo blog, rimarremo in contatto per altre vie. Ti conosco da tanto tempo e non desidero perderti di vista.
Grazie per il tuo gradito commento su Io e Agata nel Torneo Kobo.
Nicola
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🙂 Piacere mio 🙂
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Caro Nicola è già stato detto tutto! Sai solo tu quello che è giusto fare. Ciò che però occorre sia chiaro è che tu non sei il blog e quindi se anche non aggiorni gli scritti rimani sempre mio amico e amico di tutti coloro ai quali hai regalato occasioni di riflessione, sorrisi o stimoli per letture intelligenti.
Con stima e amicizia
Sissa
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Con te nella vita vera e con altri nel mondo virtuale l’amicizia che è nata nel tempo sicuramente non morirà. La comunanza di interessi e passioni rimarrà e non sarò certo io ad accantonarla.
Promesso.
Nicola
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Ciao Nicola, ho letto con vero dispiacere di questa tua decisione; sei stato un piacevole ‘scaccia pensieri’, leggevo sempre con molto interesse qualsiasi cosa di cui scrivevi. Mi mancheranno le descrizioni così dettagliate e divertenti dei tuoi viaggi (ai quali mi sembrava di aver partecipato) e mi mancheranno anche gli episodi della crescita di Betta, che seguivo con simpatia. Cosa dirti … ‘mi spiace tanto che tu abbia smesso di mettere a disposizione, anche se per poche persone, come dici tu, la tua vena letteraria, così tanto da me apprezzata… Rileggerò per la terza volta ‘Io e Agata’, l’ho trovato un romanzo avvincente e ricco di sorprese; pur avendoti frequentato poco, ho avuto l’impressione di riconoscere te in quel personaggio… (?!)
Spero tu abbia avuto un momento (e solo un momento) di sconforto e quindi mi auguro, con sinceritá, di ritrovare ancora nella mia cassetta postale ‘I pensieri e le divagazioni del signor Giacomo’.
Un caro saluto a te e alla tua Chicca, con simpatia.
Rosanna
P.S.
Saluti cari anche da Raf
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Poco o tanto, in ogni romanzo, un personaggio porta con sé qualcosa dell’autore anche se si tenta in qualche modo di mascherarlo. L’hanno fatto grandi scrittori e famosi cineasti.
E’ un vezzo, un peccato di vanità.
Speriamo di continuare a battagliare a Burraco anche se spesso sei tu a vincere… 😀
Contraccambio di cuore i saluti anche da parte di Chicca.
Nicola
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Mi spiace leggere di questa tua decisione…è stato sempre piacevole leggerti!
Buona serata😀😀
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E’ stata una decisione sofferta, ma necessaria per me.
Grazie per essere stata qui.
Cordiali saluti.
Nicola
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ma no, Nicola! metti in pausa, rallenta, ma non dire che tutto si ferma qui! Perchè mai? Oh, io ti comprendo perfettamente: un blog è un bell’impegno, richiede tempo e dedizione, passione e mente continuamente al lavoro e non sempre riusciamo a starci dietro come vorremmo. Ma poi tornano i periodi prolifici, la stanchezza si attenua, torna la voglia, l’idea, l’ispirazione. Io, sopraffatta al momento da altro, sono in standbye, anche se non l’ho scritto. Passerà, magari domani o tra dieci giorni o due mesi, chissà.Potrà capitare anche a te e saremo qui ad accogliere un tuo ritorno.
Non so dirti se un blog aiuti o meno a divenire scrittori famosi, di certo aiuta a far girare un nome, uno scritto, un libro, anche se i numeri non sono quelli che si possono sperare. Ma un blog può essere anche altro: piacere di scrivere tanto per, condivisione di pensieri e opinioni, divertimento e cazzeggiamento, creatività, piacere non finalizzato. Nemmeno ai commenti e alla loro quantità. I followers fantasma non contano nulla, li abbiamo tutti e non ci facciamo caso. Idem per i liked che non danno nessuna emozione (almeno a me). Ma un saluto, uno scambio di idee, di pareri, una battuta, un interesse, un incoraggiamento, una curiosità, una informazione, no, dai, questi restano cose belle. Anche se sono pochi. Perchè privartene? Guarda al blog con un’altra ottica, più spensierata.
Con simpatia,
Marirò
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Cara Marirò,
le cose che dici sono tutte sensate. Periodi di stanca ne ho già avuti in passato e poi ho ricominciato. Questa volta, però, la faccenda è più seria. Gli anni purtroppo passano e la stanchezza fisica si è unita a quella mentale e su questo malessere non si può giocare. Come ho già detto ad altri, è stata una decisione sofferta ma necessaria per salvaguardare il mio spirito e permettermi di affrontare sfide più modeste e riposanti. Per me scrivere era faticoso, troppo coinvolgente come ogni passione che si rispetti, ma ero più giovane e potevo sopportare gioie, soddisfazioni e delusioni.
Adesso mi è difficile accettare nuove sfide… e per che pro?
Comunque non preoccuparti, alle amicizie, anche se virtuali, ci tengo e sicuramente rimarremo in contatto.
Termina la lettura del mio libro. Mi piacerebbe conoscere un tuo giudizio.
Un forte abbraccio.
Nicola
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Caro Nicola, anche se non ti seguo fin dall’inizio i tuoi post mi hanno fatto divertire e i resoconti dei tuoi viaggi hanno ingrandito i miei orizzonti. Quindi grazie mille per il tuo contributo e chissà, forse un giorno ritornerai con altri argomenti. Tanti cari auguri per il tuo libro.
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Ti ringrazio, cara Nicoletta, per le gentili parole. Anch’io ho imparato tanto leggendo i tuoi articoli su argomenti di cui ero completamente digiuno.
Un cordiale abbraccio.
Nicola
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sono triste per questi tuoi saluti e non mi va dire frasi che non servirebbero a cambiare la tua decisione,
Ho molto apprezzato la tua presenza, e credo scaverò nel passato (anche se è passato) leggendo ancora qualcosa di tuo
buona vita a te amico caro
Annalisa
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Bando alla tristezza, cara Annalisa, smettere di scrivere non significa smettere di leggere le cose che mi piacevano e con le quali allargavo le mie conoscenze.
Quanti luoghi nuovi mi hai fatto conoscere nella bellezza delle tue immagini, delle tue ricostruzioni storiche e delle tue poesie legate ai posti visitati!
Cercherò di passare dalle tue parti ogni volta che mi sarà possibile.
Un forte abbraccio.
Nicola
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Ciao Nicola, è da poco che ho iniziato a leggerti e mi dispiace molto. Spero che cambi idea ! Come mi dispiace non aver votato per “Io e Agata”, ma sono sempre in ritardo con la rete, a causa degli impegni di lavoro. Si può leggere qualche pagina di Io e Agata? Spero di leggerti presto e grazie per le tue parole e la tua presenza! Un abbraccio, Lina
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Cara Lina, dispiace anche a me, ma non ho potuto fare diversamente. Quando mancano gli argomenti di conversazione o quando ci sono delle difficoltà di colloquio con gli interlocutori è meglio dare un taglio netto e cercare, nel silenzio e nel raccoglimento, le ragioni di questa pagina bianca mentale. Se in futuro questa pagina si riempirà come in passato è probabile che ritorni sui miei passi. Al momento ho altri pensieri per la testa. Comunque lascio il mio blog in Rete e se hai tempo e voglia puoi dare un’occhiata ai miei vecchi post.
Contraccambio cordialmente il tuo abbraccio.
Nicola
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Lo guarderò volentieri! Grazie!
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Non credo sia un mondo facile, ma tu hai tante cose da scrivere e sei coinvolgente, perciò spero cambi idea! In bocca al lupo!
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Adesso va così, nel futuro si vedrà.
Domani ti invio l’e-book all’indirizzo indicato.
Cordiali saluti.
Nicola
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Grazie !
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l’ho trovato!
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cosa? 😀
Forse il mio libro?
Se t’interessa dimmelo che te l’invio gratis al tuo indirizzo mail.
Nicola
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Si il tuo libro. Il mio indirizzo email è li123@hotmail.it. Ti ringrazio tantissimo!!!
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ciao Nicola,
non fa mai piacere leggere che un amico, seppur virtuale, sotterri quella stimolante ascia di guerra (nella accezione positiva e simpatica del termine) che caratterizza i blogger desiderosi di comunicare il loro pensiero/talento/passione.
Anche in questo tuo ultimo post emerge una grande pulizia interiore scevra da ipocrisie di circostanza, chi scrive su un blog o su un social scrive per essere letto, tutti coloro che scrivono, sui giornali, sulle pagine di un libro o, addirittura, su un manifesto, lo fanno per essere letti. Chi scrive per se stesso lo fa su un diario chiuso sotto chiave in un cassetto
Non regge nemmeno la logica del finto disinteresse nei confronti dei commenti, coloro che dichiarano di fregarsene mi ricordano quelli che affermano: “i soldi non sono importanti”, mai sentito un ricco o un benestante dire una simile idiozia
Tra il menefreghismo e l’assillo della visibilità esiste un giusto equilibrio, dare al blog la dovuta importanza ma senza trasformarlo in termometro umorale condizionante.
Ovviamente spero, mi auguro, questa non sia una soluzione definitiva ma sei uomo fatto e avveduto, quindi rispetterò a prescindere ogni tua decisione.
con grande stima
TADS
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Caro TADS,
sono lieto che tu abbia compreso il senso profondo della mia uscita di scena. In passato avevo vissuto gioie e delusioni in pari misura. Ultimamente le delusioni avevano preso il sopravvento, ho avuto come l’impressione di parlare a vuoto e, soprattutto, di avere perso lo smalto di un tempo. All’inizio della mia avventura letteraria ero troppo preso dalla smania di rincorrere il successo a cui aspiravo (smania che hanno tutti gli scrittori, come dici bene anche tu) e non mi accorgevo che, in realtà, stavo parlando a pochi intimi: non avevo santi in paradiso al mio servizio e nemmeno stava funzionando il passaparola. Ero anonimo e anonimo sono rimasto in tutti gli anni in cui mi sono dedicato alla scrittura e anche quando ho auto-pubblicato le mie opere. Il fatto di non essermi mai voluto legare a un carro politico e nemmeno avere fatto il giro delle tante case editrici che esistono nel nostro paese, non ha pagato o ha pagato poco. Detto inter nos, pensavo di possedere del talento. Oggi, finalmente, ho capito che il mio talento era davvero modesto, visto lo scarso richiamo dei miei scritti anche presso gli utenti di WordPress, cioè il pubblico di questa piattaforma…
Dunque perché insistere? Perché darmi tanto da fare se quasi nessuno legge i miei libri e sono sempre i soliti (e molto amati, sia ben inteso) quattro amici reali e cinque o sei amici virtuali a leggere e commentare i miei post? Tutte queste persone ormai mi conoscono bene e, prima di deluderle, mi taccio. Adesso dico per sempre, in futuro chissà…
Tutti noi blogger/scrittori scriviamo per avere un pubblico e non per un godimento solitario. Questa è la semplice verità.
Questa somma di pensieri e delusioni oggi hanno svuotato la mia mente e non so più cosa fare o cosa dire per tenere legate a me le persone che mi seguivano e quei pochi che ancora mi seguono.
Tu, al contrario, hai raggiunto un equilibrio, pubblichi quando ti pare e hai sempre un invidiabile riscontro. Merito del tuo talento, della tua notevole cultura e della tua capacità di instaurare dibattiti di spessore con chi commenta i tuoi post.
Questo per dirti che non ti perderò di vista.
Anch’io ti stimo.
Nicola
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Non c’è molto da dire su tutto ciò. Facevo parte di quella fetta di pubblico che leggeva sinceramente non tutti i sui post. Devo dire che la parte letta da me l’ho ritenuta molto interessante, soprattutto ho capito che lei è una persona curiosa, una persona che legge e si informa molto, una persona, come potremmo definirla in Sicilia, “smurritiusa” (smanettona). La cosa che mi è piaciuta di più nei suoi post è stata la creatività, non fine a se stessa ma che cercava di essere unica ed arricchire gli altri essendo il risultato del suo, sempre in continuo aggiornamento, bagaglio culturale. Un blog ha bisogno secondo me di persone come lei che non prendono una notizia o qualsiasi cosa esista “tanto per…” ma la fanno propria, la digeriscono e la rimettono secondo la propria visione. Mi spiace di non averla seguita tantissimo, colpa del fatto che come ha detto qualcuno su seguo il blog nei ritagli di tempo. Aimè se lei ha preso questa decisione è pur sempre una scelta personale e da rispettare. In ogni caso mi ha fatto piacere leggerla. Buona vita anche a lei.
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La ringrazio per queste sue riflessioni su di me e sul mio lavoro di blogger. Ho scritto con intenzione il termine “lavoro” perché condurre un blog e mantenerlo aggiornato settimanalmente come facevo io non era più un hobby ma un vero e proprio lavoro mentale e fisico. Non può immaginare il tempo che impiegavo per scrivere un post e quante ore passavo al computer per rielaborare i filmati dei miei viaggi in Italia e nel mondo.
Ho sempre preso ogni cosa con impegno e serietà sia nell’attività lavorativa con cui mantenevo la mia famiglia, sia nell’attività, diciamo, di svago, una volta raggiunta l’età della pensione.
Nella vita vera quest’impegno ha pagato; nel virtuale le cose sono state parecchio altalenanti. In tutta sincerità il blog non mi ha dato le soddisfazioni che speravo. Ultimamente erano più le persone che scomparivano che le nuove pronte a prendere il loro posto. Forse è stata colpa mia che non ho saputo trovare argomenti nuovi in grado di suscitare interesse in un pubblico più vasto di quelle 10/20 persone che mi seguivano con una certa regolarità, oppure, forse è il concetto stesso di blog che è in declino lento ma costante. Non mi è dato saperlo con certezza.
Di sicuro non avevo più il mordente e l’entusiasmo dei primi anni, e questo deve avere influito ad allontanare buona parte di quelli che mi seguivano con un certo interesse.
A questo punto la mia scelta di chiudere bottega era l’unica percorribile. Dolorosa per me, ma inevitabile. Non è intelligente parlare e non avere ascoltatori, o averne pochissimi come in questi ultimi mesi. Mi dispiace deludere soprattutto questi ultimi affezionati, ma con loro rimarrò in contatto per altre vie: mi sono ripromesso di passare a leggere e commentare i loro post come facevo in passato.
Le sue gentili parole, comunque, mi hanno dato una bella scossa al mio morale e di questo le sono grato.
Cordialmente.
Nicola Losito
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Caro Nicola,
un ciclo della tua vita si chiude (forse) e un altro si apre.
Grazie per la compagnia che mi hai fatto coi tuoi post che mi hanno arricchito molto.
Con affetto e stima,
Federico
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Ciao Federico,
scusa il ritardo nel risponderti, ma vengo ormai raramente su WordPress. Grazie per le tue belle parole, mi saranno di aiuto per eventuali nuove avventure.
Per il momento sto studiando spagnolo e preparandomi per un viaggio in Messico.
Carri e cordiali saluti.
Nicola
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Caro Nicola con la primavera tutto rinasce anche la poesia dei tuoi racconti delle tue relazioni di viaggio potrebbero aggiungere una nota di completezza…
Un abbraccio a bettina ea te che dire se non pungolarti?
Shhheraraspettaeraccontaspettando
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Cara Shera,
è un piacere risentirti. Devo confessarti che l’abbandono del blog mi ha un po’ scombussolato le giornate. Da una lato mi sto piano piano curando dall'”internite”, malattia acuta che da anni mi aveva colpito, dall’altro ho un po’ nostalgia delle mail di wordpress che annunciavano like e commenti. Passo il tempo, facendo ginnastica, passeggiate a piedi e in bici, leggendo libri e studiando lo spagnolo per il prossimo (partenza a fine aprile) viaggio in Messico.
Quest’anno, tra gli acciacchi dell’età avanzata, ho avuto la sgradita sorpresa di una noiosa allergia primaverile di cui devo scoprire il fattore scatenante. Credo siano le nuove fioriture delle piante di città. Prurito agli occhi, raffreddore e tosse asmatica mi tormentano un po’. Invecchiando sono diventato preda di allergie strane di cui non ho mai sofferto in passato. La più grave è quella per il sesamo (c’è il rischio di soffocamento) poi la fioritura dell’ulivo (!) e adesso ce n’è un’altra ancora sconosciuta…
Come vedi sono molto impegnato in cose brutte e cose belle e le giornate scorrono veloci e non ho più il tempo per seguire il mio blog.
Comunque una capatina dagli amici la faccio e la farò sempre.
Un cordiale saluto.
Nicola
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Caro Nicola
Grazie molto per avermi aggiornato su di te.
Invidio molto il tuo prossimo viaggio in Messico paese bellissimo che ho potuto visitare grazie ad un amore lungo due anni di mio figlio con una giovane architetta messicana.. poi un po’ per la distanza un po’ perché lei avendo un ottimo lavoro non si è voluta spostare e questo vale anche per lui la storia è finita ea me dispiaciuto molto.
È inutile che fai il vecchietto perché mio figlio trentenne anzi 33enne anche lui quest’anno ha visto riacutizzarsi qualche piccola allergia diventata fastidiosa. Credo che questi episodi siano anche dovuti alla forte tasso di inquinamento delle nostre città…
Vi auguro un bellissimo viaggio e mi auguro che al tuo ritorno con le fotografie di tua moglie chicca e le tue didascalie ci vorrei rendere partecipe sul blog delle tue emozioni.
Abbraccio con affetto davvero.
Shera ovvero Reny rizzo
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Cara Reny,
mi sto preparando seriamente per questo viaggio. Vorrei riuscire a parlare con gente del luogo cercando di capire ciò che pensa questa parte del mondo che conosco poco se non per quello che ho visto al cinema. Non so cosa farò dei filmati che di sicuro girerò là. Se penso alle poche visualizzazioni che hanno ricevuto nel tempo tutti i miei video, dopo la tanta fatica e le nottate spese per elaborarli, penso che li terrò per me. Comunque non ho ancora deciso nulla.
Ricambio con affetto il tuo abbraccio.
Nicola
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Ho letto con tristezza questo tuo sfogo amico carissimo. E ho notato la data soprattutto. Scritto a febbraio. Pensa da quanto tempo non passavo a leggerti. Eppure mio caro non è successo per un calo d’interesse nei tuoi confronti. Solo un cambio di vita nella ”mia” di vita. Purtroppo la vita reale ha altri tempi e altri impegni che lo stare ahimè davanti ad un pc. Eppure l’amicizia che ci ha legato qui, attraverso i nostri blog, era ed è sincera. Anche al di là di commenti ora sì ora no, posso sinceramente affermare che sono sempre stata contenta di scambiare con te pensieri che oltretutto combaciavano con i tuoi. Ogni decisione va comunque al di là di tutto sempre rispettata, e non è detto che anch’io per motivi di salute prima o poi non sparisca allontanandomi definitivamente da qui. Resta il fatto che incontrare una persona come te è stato per me molto piacevole e sapessi di quanti avrei voluto leggere qualcosa e ahimè per vari motivi non ho avuto invece il piacere di farlo. Ciò non vuol dire che non sappia quanto tu sia bravo nello scrivere. Da quello che ho visto sul tuo blog sei uno in” gambissima” e lo sai, te l’ho detto un sacco di volte. La mia tristezza è tutta qui: nel non ricevere più tue mail che mi avvertivano dei tuoi post. Spero tu non voglia dimenticarmi così come io non dimenticherò te caro Nicola. Ti ho voluto bene qui e te ne vorrò anche se il tuo volto simpatico non sarà più in giro nei vari commenti. Sentiamoci ogni tanto se ti va. Con sincero affetto e non dimenticare un saluto alla tua metà. Isabella
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Confesso che mi aveva sorpreso un po’ che, unica fra le mie amiche virtuali, tu non ti fossi fatta viva per un saluto, visto i nostri frequenti scambi di opinioni avuti in passato. Ora questa tuo commento sistema ogni cosa e chiude la questione. Anch’io, con questa mia decisione, ho voluto procedere a un cambio di vita, chiudendo in un cassetto la penna non solo per il mancato riscontro alle mie fatiche letterarie, ma anche per la penuria di argomenti nuovi da sviscerare. E’ stata una constatazione fatta con amarezza, visti gli sforzi e la passione, che ho sempre messo in ogni mia intrapresa. Scrivere libri e anche portare avanti un blog non è cosa facile, almeno per me, e i risultati modesti ottenuti (quasi nessuno, per dirne una, guardava i miei filmati di viaggio) non valevano l’impegno speso. Evidentemente non avevo e non ho la stoffa necessaria e sufficiente per sfondare né in campo letterario né in nessun altro campo artistico. Dunque, perché insistere? Speravo che i tanti followers che avevo in lista mi avrebbero dato una mano nel concorso letterario Kobo a cui stavo partecipando con il mio ultimo libro: sai quanti si sono fatti vivi in quella gara? Tre o quattro su 530!!! Una bella delusione, non ti pare? Inoltre anche il blog non stava andando granché bene. Tutto questo mi ha spinto a decidere di cedere le armi e di passare ad altro.
Ora vivo la mia vita molto più serenamente e senza tanti grilli per la testa. A guadagnarci (spero) saranno la mia famiglia e gli amici reali che mi stanno attorno ogni giorno.
Termino, e mi scuso per questo mio sfogo, salutandoti cordialmente e ringraziandoti di cuore per le belle parole che hai avuto nei miei confronti.
Nicola
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Caro Nicola tutti coloro che non hanno mai avuto interesse a leggere o vedere i tuoi filmati di viaggio si sono persi molto. Io di quelli che ho avuto il piacere di vedere mi tengo nel cuore la bellezza , la precisione nel raccontare e non ultima quell’ironia che sempre ho ritrovato nel tuo modo di presentare non solo i viaggi , ma anche Betta ad esempio. Ho ancora le tue mail, non le ho scartate perché mi sono sempre ripromessa di leggerle ulteriormente. Grazie quindi per essere stato gentile e caro amico di viaggio qui, e non senza dispiacere , grande, ti saluto, ripeto, rispettando la tua decisione, ma so che mi mancherà molto lo scambio ,sulla stessa lunghezza d’onda , spesso, delle nostre opinioni. Goditi con serenità la tua famiglia e se ti andasse puoi privatamente, ogni tanto, mandarmi un saluto. Mi farebbe piacere sapere come state, tu e la tua brava metà. Che dire di più? Che ti abbraccio forte con simpatia, sempre. Isabella
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Ormai la delusione se n’è andata e non ho più intenzione di recriminare. Purtroppo le cose della vita non vanno quasi mai come si desidera. Ho imparato la lezione e ora sono molto più sereno.
Di tanto in tanto, come ho promesso ad altri amici/amiche, verrò a trovarvi sul vostro blog per sapere come state e cosa state producendo di bello e interessante.
Un sentito abbraccio e ancora Buona Pasqua!.
Nicola
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Un buon augurio di 25 aprile quasi passato.
Sherabientot 🌷🌼🌻
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Ciao Nicola, Buon Compleanno. 🙂
Saluti alla signora Chicca 🙂
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Cara Giusy,
di ritorno da un viaggio in Messico leggo il tuo messaggio di auguri. Grazie di cuore!
Cordialissimi saluti.
Nicola
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Buona settimana Nicola e grazie di esserti ricordato di me aspetto aspettiamo il tuo viaggio in Messico guarda che io ci sono stata due volte e controllerò con il lanternino ogni tuo dettaglio!!!
Sherabientot 😊
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Ho iniziato a buttare giù qualche appunto in modo da tenere a mente tutto ciò che ho visto. Adesso sto combattendo con la maledizione di Montezuma che ho beccato in Messico e spero di uscirne vivo… 😀
Per il resto tutto bene. Se ne riparlerà a settembre quando avrò pronte tutte le puntate e i relativi filmati. Sarà interessante confrontare i tuoi ricordi con i miei.
Un caro e cordiale saluto.
Nicola
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Già incombe l estate 😎?
Sherabientot
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Sì, finalmente l’estate è arrivata anche dalle nostre parti.
In Messico, tra l’altro, l’avevo già provata con più di 40 gradi all’ombra e con l’umidità al 95%… 😀
Un abbraccio.
Nicola
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come stai vecchia volpe, tutto bene??? sei sempre in giro per il mondo a spassartela???
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Ciao TADS,
la vecchia volpe non sta in splendida forma, purtroppo. Di ritorno da un breve viaggio in Messico, dove sono stato tormentato dalla maledizione di Montezuma, a Milano ho subito l’assalto di una strega che mi ha lasciato piegato in due per il mal di schiena… Ora mi sto curando nella casa di campagna, evitando il più possibile le lunghe camminate e i giri in bici di cui vado (andavo) matto. Spero di tornare presto in forma per dedicarmi ai miei attuali studi e cioè l’apprendimento della lingua spagnola che avevo già iniziato prima della trasferta in Messico. Durante questo viaggio, dove speravo di imparare a parlare spagnolo, la nostra guida era italiana ed era lei a risolvere tutti nostri problemi di linguaggio con la popolazione locale. Così le uniche parole che ho pronunciato sono state Buenos días, Buenas noches e Hola! Il viaggio in sé è stato molto interessante e, forse a Settembre, ne parlerò da qualche parte.
Anche se non commento, ti leggo sempre con piacere: mi piacciono le tue ironiche fustigazioni dei comportamenti umani nel mondo d’oggi.
Un cordiale saluto.
Nicola
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non pensare ai commenti, pensa a rimetterti in forma che è la cosa più importante 😉
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Ciao Nicola!
Un caro saluto e spero tu sia rimesso in forma per poter fare belle camminate e pedalate come da tua passione e consuetudine.
Buone cose
.marta
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Ciao, cara .marta di esserti ricordata di me.
La forma fisica stenta a farsi viva dopo il bel (ma faticoso) viaggio in Messico. Ma ce la farò. Siamo solo all’inizio dell’estate e penso di adoperare al meglio i mesi che vengono per rimettermi in buona salute.
Tutto bene nella tua bella Sardegna?
Un giorno, se vorrai, mi spiegherai cosa significa il punto davanti al tuo bel nome. Nome che spesso ho scelto per i personaggi femminili dei miei sfortunati romanzi… 😀 😀
Un abbraccio.
Nicola
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In vacanza? Via dalla pazza folla? Io non ancora e mi sudo non sette camicette ma un numero incalcolabile.
Un ricordo affettuoso a Bettina…
sheràbientot
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Ciao Shera, sono in campagna con la moglie e il cane di mia figlia. Giovedì partiamo per una settimana in montagna con amici, sperando nel bel tempo per potere fare un paio di camminate di quelle serie. Poi torneremo in campagna. Quest’anno brevi vacanze mordi e fuggi.
In campagna riposo e studio dello spagnolo perché a fine agosto ci aspetta una settimana in vicinanza di Barcellona dove intendo verificare i miei progressi nell’apprendimento della lingua.
Bettina ti saluta oltre me.
Nicola
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A settembre allora!!!
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“In rete il silenzio è il lusso delle persone arrivate” credo che sia da incorniciare 😉
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Come ho detto nel post, l’affermazione citata è del tutto condivisibile con la piccola aggiunta che sarebbe meglio che tacessero anche tutti quelli che non hanno nulla (d’intelligente) da dire…
Cordiali saluti.
Nicola
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L’ha ribloggato su Scelti per voie ha commentato:
Peccato che un blog interessante venga abbandonato, ma è comunque una buona occasione per una rilettura del materiale in linea!
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Caro Nicola vederti ogni tanto comparire da me con un ” mi piace” mi fa molto felice. Grazie di cuore amico mio. Tu tutto bene? Salutami tua moglie. Un abbraccio. Isabella
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Anche se non sembra, leggo sempre i tuoi post. Non dimentico gli amici.
Un abbraccio.
Nicola
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Come me caro Nicola. Grazie per leggermi. Un sorriso. Isabella
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Ecco ho fatto in tempo a leggere che avevi dei problemi a inserire il tuo commento da me ho risposto ampiamente Dopodiché è sparito tutto il tuo è il mio e non ne trovo traccia Neppure nella posta….
Più tardi cercherò di venirne a capo.
Sherabupnaquasicena
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Auguri per oggi caro Nicola a te e famiglia. Un abbraccio. Isabella
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Un sereno anno nuovo caro Nicola.
Un augurio di cui abbiamo bisogno tutti.
sheraffettuosamenteciao
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Ciao Nicola, io ti ho scoperto adesso, sarei una tua nuova potenziale lettrice
Prendersi una pausa dal blog, dal web, dai social, penso sia tutta salute, ma abbandonare per sempre non credo sia la soluzione, per esperienza personale ti dico che la pausa può essere lunga un giorno, un mese, un anno, ma si ritorna, perché chi ama scrivere, chi pensa di aver qualcosa da dire, non può annullare questo suo bisogno.
Ci sono momenti in cui siamo svuotati e scoraggiati, ci sembra che tutta la nostra fatica di scrivere qualcosa di interessante si vesta di inutilità per mancanza di interazione, condivisione, comunicazione, ma è solo che stiamo cambiando noi.
Cambia il nostro modo di scrivere, di sentire, le cose, cambiano i nostri interessi e per un momento non riusciamo a capire cosa ci sta succedendo, accettare il nuovo è sempre complicato, lasciare il vecchio è sempre poco rassicurante.
Dici di aver perso l’ironia… ma da questo ultimo post non mi pare affatto!
Anche io ho scritto un libro, ogni quindici giorni amazon mi manda la mia posizione nella classifica di vendita, ovviamente scende al negativo ogni, volta, all’inizio ci rimanevo male, ora non leggo affatto che è meglio
Cerca dentro di te le cose nuove che hai da dire, sicuramente ci sono, come scorre tutto, scorriamo anche noi e mutiamo rinnovandoci.
Un saluto
Marta
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Un caro saluto a te Nicola, alla tua metà e a tutta la famiglia. Nonché ai tuoi amici di viaggio. Isabella
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Caro Nicola una buona occasione, questo dono le Feste no?, per soffermarci a mandare un saluto e un augurio ad un amico.
Buona e serena Pasqua a te e alla tua famiglia.
sheraabbraccicari
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ps. La rosa è mia ed il collagepure…ormai niente più semplice:basta un el soggetto!
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Carissimo Nicola proprio l’altro giorno ti ho pensato
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Scusa è partito il messaggio Dicevo che ti ho pensato e mi chiedevo se non senti un po’ la nostra mancanza.
Ti ringrazio di ricordarti di me di tanto in tanto mi fai molto piacere.
Un abbraccio affettuoso Ricordami a Bettina!
Shera
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Certo che sento la mancanza del mio amato blog e di chi lo frequentava (come te) con una certa assiduità! Non posso nasconderlo. Però gli attuali impegni che ho preso non mi permettono di “riaprire le danze” come qualche tempo fa. Comunque non manco quasi mai di leggere chi mi manda l’avviso di un nuovo post. Sono da pochi giorni di ritorno da un bel viaggio in Irlanda e Scozia e lì mi sono beccato una brutta tosse che cerco di risolvere con antibiotici e quant’altro.
Bettina ha finito il suo ciclo con una cinquantina di altre strisce che ho pubblicato in un e-book in vendita su Amazon, per chi volesse sapere il seguito delle sue avventure con il suo papà bellissimo.
Contraccambio l’abbraccio.
Nicola
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Ma che bello sai che i paesi del nord Europa sono stata una volta a Reykjavik per un convegno tre giorni e non ho visto nulla ma ne sono rimasta affascinata.
Quale è il titolo della nuova edizione di Bettina?
La tosse non è un problema io me ne sono liberata a malapena da qualche giorno nonostante non mi sia mossa da Roma.
Grazie davvero della tua simpatia Un abbraccio affettuoso.
Shera
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Credevo che l’erba del mio prato fosse verde, ma poi ho visto il verde dei prati irlandesi e scozzesi! Non c’è paragone. 😀 Loro hanno il grande vantaggio di avere come giardinieri (per il taglio e la concimazione) milioni di pecore e la pioggia quasi ogni giorno…
Questi due paesi meritano una visita approfondita: pensa che fanno scena persino i tanti castelli e abbazie diroccati! Hanno un fascino incredibile ed è un piacere girovagare fra quelle mura antiche e pensare alle grandi battaglie che lì si sono svolte.
Il titolo del libro non è cambiato, ho solo aggiunto le ultime strisce disegnate. Comunque il titolo esatto è Nicola Losito – Mio papà è bellissimo, mamma molto meno…
Con antibiotico e sciroppo sto sconfiggendo la tosse e la stanchezza.
Un cordiale saluto e a presto.
Nicola
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tempo d estate… programmi!?
sherabbraccicari
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ecco a me pare tutto in ordine. tu leggi qui? e puoi commentare sempre qui?
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Sì, leggo da qui e posso commentare da qui. Però sto usando Firefox. Con Egde della Microsoft, invece, non riesco a entrare in WordPress con il mio account. Forse ci sono delle incompatibilità che devo analizzare e poi scoprire come superare.
Un cordiale saluto.
Nicola
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saluti a te 🤸♂️🤸♀️🚴♂️⛹️♀️😊🍵
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:D)
Nicola
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Passo per un saluto a te e a Betta 🙂
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Sinceramente colpiti, entrambi ringraziamo.
Un abbraccio.
Nicola e Betta
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Caro Nicola
auguri ne ho fatti molti pochi potrei stare bene Per quello che riguarda la mia salute e il piccolo nucleo familiare fatto da me e mio figlio ma purtroppo mio fratello continua a non riprendersi da un tumore che non c’è più Ma che è restato fisso nel suo cervello e non si vuole fare aiutare.
Spero che tu stai bene sereno è più possibile con te stesso.
Ti abbraccio con affetto
Shera
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Cara Shera, grazie per gli auguri. In questo momento, colpa della primavera, la mia salute accusa qualche colpettino che spero si risolva a breve. Tanto più che devo partire per una breve vacanza in Giappone e vorrei davvero godermela. Forse questo sarà il mio ultimo viaggio all’estero e vorrei che tutto filasse liscio. Ci risentiremo al mio ritorno.
Contraccambio l’abbraccio.
Nicola
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Buonissimo viaggio…ti invidio! Sana invidia massi’ c’è un po’!!!
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Tornato!? Un caro abbraccio.
Shera🌻🌼🌷
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Sì, sono tornato a casa, stanco ma felice. In Spagna ci hanno raggiunto i nostri tre figli e, insieme, abbiamo festeggiato il nostro 50° di matrimonio. San Sebastian nella regione basca, anche se piove quasi tutti i giorni, è un bellissimo luogo di vacanza. Panorami mozzafiato, sembra di essere in una spiaggia brasiliana.
Un cordiale saluto dalla campagna bergamasca.
Nicola
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http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2020/01/04/morta-la-scrittrice-e-regista-lorenza-mazzetti_18a79b15-2a8e-4a3b-bf4f-2e020bfd5d42.html
Ecco un poco di notizie !
Sereno anno Nicola
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Letto l’articolo e apprezzato l’opera di Lorenza Mazzetti.
Un cordiale saluto.
Nicola
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Un abbraccio Nicola.
Brutto clima, ma buon clima per i nostri 18 °!!!
Buona serata🌷
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Hai ragione: una primavera calda mooolto in anticipo e una politica inconcludente… come sempre.
Un abbraccio.
Nicola
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Buongiorno Nicola caro Mi fa piacere vederti passare perché così voglio dare un abbraccio personale a te e alla tua famiglia coinvolti così pesantemente in questo bailame di notizie catastrofiche soprattutto il nord Italia e Lombardia in primis.
Vedremo!🌷🌷🌷
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Muchas Gracias, cara amica. Qui al Nord stiamo resistendo alla calamità e niente potrà abbatterci…
Nicola
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