Archivio per 15/09/2016

E’ molto brutto quando si è costretti a parlare della morte. Ne convengo e forse non sarebbe nemmeno un argomento da trattare in un blog come il mio in cui la leggerezza e l’allegria sono di casa sempre e comunque.

Oggi, sconvolto e amareggiato da una notizia appena ricevuta, però, sento il bisogno di esternare il mio pensiero riguardo al comportamento di quella signora che ha il compito insindacabile di mettere la parola fine al nostro percorso terreno.

Tutti, prima o poi, dobbiamo morire: da qui non si scappa. E’ inutile che ce lo nascondiamo sperando – scaramanticamente – di lasciare questa terra il più tardi possibile. Superati i cent’anni, quell’odiata e odiosa signora si presenterà al nostro cospetto e ci darà il benservito. Lei farà giustamente il suo dovere istituzionale e tutti, parenti, amici e conoscenti, non avranno di che ridire o contestare. A quell’età abbiamo di sicuro superato il nostro limite, non serviamo più a nulla, anzi, siamo un peso per la società ed è corretto che ci togliamo di torno.

A volte, penso cioè a tutti coloro che, innocenti, muoiono per colpa di un terremoto o per lo scoppio di una bomba. In questi casi quella signora di cui stiamo parlando dovrebbe rifiutarsi d’intervenire, dovrebbe rivolgersi al suo Diretto Superiore e protestare vivacemente affinché Lui intervenga in tempo a curare i mal di pancia del sottosuolo che ha deciso, senza alcun preavviso, di assestarsi. Deve pretendere che Lui si dia carico di punire chi ha costruito case non sicure, e, soprattutto, si premuri di mettere un po’ di buon senso nelle teste degli odierni signori della guerra o dei terroristi che seminano morte e terrore sperando di trovare nel loro desiderato paradiso delle vergini ben disposte nei loro confronti…

Infine, la signora con la falce dovrebbe rifiutarsi d’intervenire quando un figlio o una figlia sono costretti ad andarsene prima dei loro genitori.

Questa è una delle morti più ingiuste che ci siano. E qui mi fermo, sottolineando, con grande tristezza, questo suo gravissimo errore che, per mille e una ragione, sembra impossibile da correggere. Ma, se lassù Qualcuno è in ascolto, sappia che è ancora in tempo per intervenire e salvare quelli che hanno tutti i diritti di vivere ancora la propria vita.

Resisti Stefania!

Nicola