Inizio oggi un nuovo reportage. Questa volta non mi sono spinto in mondi lontani come il Perù o la Cina, ma ho rivolto la mia attenzione alla Sicilia, un’isola in cui non avevo mai messo piede per tantissime ragioni, la più importante delle quali era che, avendo avuto le ferie sempre nel mese di agosto, recarmici per visitarla nella nostra stagione più calda mi veniva sconsigliato da tutti.  Così, anno dopo anno, ho sempre rimandato di raggiungere questa meta. Ora, essendo in pensione e potendo disporre liberamente del mio tempo libero, alla fine di maggio di quest’anno (2016) ho accolto l’invito di Teresa e Peppino, una coppia di cari amici siciliani doc e mi sono deciso a fare quel passo nella stagione più acconcia per visitare l’isola.

    Teresa e Peppino sono, al pari di me, milanesi di adozione, con l’unica differenza che io sono pugliese di Foggia solo per nascita, mentre loro hanno vissuto un terzo della loro vita in Sicilia, e ci ritornano regolarmente almeno due volte all’anno per dare un’amorevole spolveratina alle loro radici e per rivedere con piacere parenti stretti e amici. A parte gli anni della prima infanzia, durante i quali passavo l’intera estate fra l’Incoronata (Foggia) in campagna e al mare di Peschici, da quando io vivo a Milano sono tornato in Puglia solo poche volte, promettendo sempre a me stesso di tornarci più spesso.
   
    Dunque, per qualche puntata parlerò di questo viaggio propiziato, tra l’altro, da un pressante invito ad assistere nel teatro greco di Siracusa alle due tragedie in cartellone a fine maggio: l’Alcesti di Euripide e l’Elettra di Sofocle. Confesso che, avendo fatto il liceo scientifico e amando poco il teatro in genere, la cosa mi spaventava oltre che incuriosirmi. Mi spaventava in ragione della mia crassa ignoranza di quel periodo letterario dell’antica Grecia, ma, allo stesso tempo, mi incuriosiva perché volevo capire se il mio rigetto del teatro sia classico sia moderno era definitivo oppure, finalmente, modificabile.

    Milano, Venerdì 27 maggio 2016   
    Partenza da Milano, programmata per le ore 10, con un volo Alitalia. Come di norma, per qualche sconosciuto problema all’imbarco, siamo partiti con un’ora di ritardo e siamo arrivati a Catania alle 13. Stranamente c’è foschia anche se fa abbastanza caldo. Per tutta la durata del viaggio affittiamo un’auto all’Avis e ci avviamo verso Siracusa, la città che sarà il punto centrale da dove giornalmente partiremo per esplorare i luoghi che i nostri amici Peppino e Teresa hanno previsto di farci conoscere in questo nostro primo assaggio della Sicilia e dove ogni sera torneremo per dormire. Io e mia moglie Chicca ci sistemiamo nell’albergo Domus Mariae, mentre i nostri anfitrioni utilizzeranno la loro bella casa di proprietà in Siracusa vecchia.
    
    Usciti dall’aeroporto di Catania prendiamo autostrada (gratuita) e  superstrada così, in meno di un’ora, raggiungiamo Siracusa. Anche se è un po’ tardi per il pranzo ci fermiamo al ristorante "Da Enrico", dove il mio amico Peppino è conosciuto e non fanno storie per servirci. Ottimi antipasti, spaghetti alle vongole veraci, e un delizioso capriccio di cannolo ci fanno dimenticare gli inevitabili piccoli contrattempi avuti durante il viaggio e ci mettono nella condizione mentale e fisica ideale per iniziare la nostra breve vacanza siciliana.

    Sistemati i bagagli, noi in albergo e gli amici a casa loro, ci diamo appuntamento per una prima veloce occhiata alla città. Di nuovo insieme c’incamminiamo lungo via della Maestranza in direzione della Piazza del Duomo.

Duomo di Siracusa

      Una volta lì, dalla Cattedrale sta uscendo una bella coppia di sposi che viene subito attorniata da amici e parenti e dai casuali spettatori presenti nella piazza. Il Duomo, dedicato a Santa Lucia, costruito sopra un antico tempio greco, è il degno coronamento di una lunga, stretta e bellissima piazza su cui si affacciano antichi palazzi con bar, ristoranti e negozi a piano terra. In fondo a destra c’è la Chiesa di Santa Lucia alla Badia aperta per permettere la vista di un famoso quadro di Caravaggio, fuggito precipitosamente da Malta e rifugiatosi a Siracusa nel 1608. Il quadro rappresenta il Seppellimento di Santa Lucia.

Caravaggio_SeppellimentodiSanta Lucia

    Dopo aver gustato un ottimo gelato in un bar di fronte al Duomo, ci avviamo verso la casa dei nostri amici, costeggiando il lungomare, un po’ tormentati dal vento che soffia forte in quella parte dell’isolotto di Ortigia dove ci troviamo e che costituisce la parte antica di Siracusa, oggi legata alla terraferma da tre ponti. Su quest’isolotto sorse il primo nucleo abitativo di coloni corinzi e solo in seguito la popolazione si estese sulla terraferma. Come vedremo in seguito, Ortigia termina con il Castello Maniace che visiteremo poco prima della fine del nostro soggiorno a Siracusa.

    Siracusa, sabato 28 maggio 2016.
    Sveglia alle otto. Prendiamo l’auto e ci dirigiamo verso le famose Fonti del Ciane, ma le troviamo chiuse. Ciane dal greco significa "verde-azzurro" perché richiama il colore delle acque del fiume omonimo, noto per la presenza del papiro che cresce sulle sue rive. Internet, comunque, mi ha aiutato a scoprire questo luogo che non ho potuto vedere dal vivo:

Ciane Papiro

    Riprendiamo il cammino in direzione di Noto, meta principale della giornata odierna. Oggi è una splendida giornata di sole e non fa troppo caldo: è proprio il clima ideale per visitare questa deliziosa cittadina, famosa per le sue costruzioni in un barocco così particolare da ottenere una propria denominazione, il barocco notino. Lasciata l’auto all’ingresso della città, ci accoglie un mercatino di specialità locali immerso in un parco con piante fiorite e frondosi alberi con parecchi anni sulle spalle. Superata l’imponente Porta Reale c’immettiamo nel Corso Vittorio Emanuele, la via principale della città. Da quel momento in poi è tutto un susseguirsi di magnifiche costruzioni antiche, tutte ben restaurate, che meritano, una per una, delle foto ricordo. La Cattedrale di San Nicolò con la sua ampia scalinata, il Palazzo Ducezio, Palazzo Nicolaci di Villadorata, le tante abitazioni con terrazzi mozzafiato (vedi filmato). Immersi in tanta bellezza non ci accorgiamo che è ora di pranzo. Peppino ci guida verso il famoso Caffè Sicilia dove gustiamo la granita di latte di mandorla e l’immancabile brioche che qui ha il tuppo.

Brioche-siciliana-col-tuppo

    Finita la visita di Noto si torna a Siracusa, spizzichiamo qualcosa di buono a casa dei nostri amici (beh, più che di una casa in realtà si tratta di un grande appartamento signorile all’interno di un antico palazzo protetto dalle belle arti che non posso mostrarvi solo per questioni di privacy) mia moglie e io ci fermiamo in albergo per riposarci un paio d’ore perché più tardi, al Teatro Greco di Siracusa, ci aspetta l’Alcesti di Euripide. E’ quasi il tramonto quando con l’auto raggiungiamo il teatro; i diversi e vivi colori della vegetazione che circonda il teatro e il sole calante fanno da cornice al nostro ingresso nel luogo da tempo immemorabile dedicato alle rappresentazioni delle opere fondamentali della letteratura greca antica.

Teatro_greco_di_Siracusa_-_aerea

    Immagino che vogliate conoscere il mio giudizio sullo spettacolo a cui ho assistito per la prima volta nella mia vita. Come ho detto all’inizio del post, ero un po’ prevenuto, timoroso e anche curioso. Bello, molto bello, devo ammettere, anche se non ho capito tutto, non conoscendo a priori la storia di questa eroica moglie che si sacrifica (scioccamente, come oggi alcuni pensano) al posto del marito. E’ stato piacevole guardarsi attorno e osservare l’attenzione con cui gli spettatori seguivano l’andamento della rappresentazione che molti, come i miei amici, avevano già visto altre volte ma che avevano scelto di rivedere per poi disquisire tra i vari allestimenti realizzati in passato e le nuove interpretazioni degli attori diretti da un nuovo regista.

Alcesti

    Prima di darvi appuntamento alla prossima puntata, vi consiglio di guardare il mio filmato della giornata. Oltre alle immagini fisse scattate da mia moglie e quelle in movimento da me girate con la videocamera, ho inserito diverse popolari canzoni siciliane che, forse, non avete mai sentito e che ho scovato in Internet, interpretate da cantanti locali e gruppi musicali decisamente bravi. Basta cliccare sull’immagine qui sotto per spostarsi su YouTube:

Noto Cattedrale

Arrivederci a presto.

Nicola

commenti
  1. PindaricaMente ha detto:

    Vedo che sei stato anche nella mia amatissima Noto (e pure al caffè Sicilia!)
    Che bello! E che belle foto hai postato. Spero che la Sicilia ti abbia accolto con generosità e calore, come è solita fare.
    Un abbraccio, Nicola.

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    • Nicola Losito ha detto:

      Come hai letto, ho amici siciliani molto simpatici e accoglienti e devo a loro il merito di avermi fatto conoscere (per adesso solo parzialmente) la Sicilia. Ho promesso, comunque, di tornarci.
      Contraccambio l’abbraccio.
      Nicola

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  2. remigio ha detto:

    Bella e dettagliata la descrizione del tuo viaggio. La Sicilia è una terra meravigliosa. Ci sono stato in occasione del viaggio di nozze, tanti anni fa…Dovrei ritornarci. Ciao Nicola

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    • Nicola Losito ha detto:

      Grazie Remigio. La Sicilia merita una seconda visita. Troverai senz’altro altre importanti occasioni per ripetere l’esperienza vissuta durante il viaggio di nozze.
      Questo è il mio augurio.
      Cordiali saluti.
      Nicola

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  3. ili6 ha detto:

    Leggo, eh! leggo attentamente e gioisco di queste tue prime impressioni positive sulla mia amata Isola. Siracusa è deliziosa, si sta culturalmente svegliando dopo un lungo sonno, c’è adesso un bel flusso turistico, non di massa, che rinvigorisce i suoi splendori.
    Su Alcesti abbiamo lungamente parlato: resta sempre una esperienza unica assistere alle rappresentazioni greche al teatro di SR.
    Ma chi l’ha detto mai che in estate non si viene in Sicilia per il troppo caldo??? Qui il caldo, oggi oltre 30 gradi, non è mai afoso, quindi sempre gradevole. E poi c’è “il mare da nuotare”! 🙂
    Buon pomeriggio, Nicola.
    Marirò

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    • Nicola Losito ha detto:

      Hai ragione, marirò, Siracusa merita anche una vacanza d’estate. C’è un bel mare dattorno e poi ho visto tanta splendida gente (le ragazze giovani e meno giovani erano tutte da ammirare, per quello che mi è stato possibile osservare, moglie permettendo… 🙂 )
      Sull’Alcesti ci siamo detti tutto. Per chi fosse interessato alla discussione basta che venga a dare un’occhiata al tuo blog.
      Un cordiale saluto.
      Nicola

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  4. Teresa ha detto:

    Felice ricordo di una piacevole vacanza insieme. Complimenti per il tuo reportage.Teresa

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  5. stravagaria ha detto:

    Sono stata in Sicilia solo una volta da ragazzina e ho visitato le città principali ma ci tornerei volentieri. Non c’è nulla di meglio che visitare i luoghi con qualcuno che li conosce e ti conduce per mano a visitare il meglio facendoti sentire a casa. Belle le foto e anche il video, ormai siamo abituati ai tuoi filmati in musica 👍

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    • Nicola Losito ha detto:

      Qualcuno direbbe: “Comoda la vita!” 😀
      E infatti noi avevamo a disposizione due siciliani doc pronti a farci conoscere tutto della loro città e dei luoghi più belli dei dintorni.
      Grazie per avere visto pure il filmato. Ti voglio bene anche per questo.
      Cari saluti.
      Nicola

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  6. mariella1953 ha detto:

    Sempre interessanti i tuoi reportage!
    Bellissima la cartina! Ne ho una uguale dei tempi della scuola 😀😀😀

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    • Nicola Losito ha detto:

      L’immagine l’ho trovata su Internet e l’ho rubata perché mi sembrava simpatica. Forse è proprio la stessa che hai tu.
      Grazie per avere apprezzato il mio lavoro. Per altre notizie sulla Sicilia guarda anche il filmato.
      Ciao Mariella.
      Nicola

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  7. Sissa ha detto:

    Grazie Nicola! Bel reportage. Ora però un saltino su Wikipedia diventa improcrastinabile per capire quale cavolo di storia ha avuto ‘sta Alcesti di Euripide. Non mi piace proprio rotolare nell’ignoranza e voglio cercare, almeno per il tempo che dura la mia memoria, di saperne di più. Bellissima Noto. Quasi quasi mi verrebbe voglia di un Montalbano Tour….
    A presto
    Six

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    • Nicola Losito ha detto:

      Cara Sissa,
      non preoccuparti dei salti di umore di cui soffre ogni tanto WordPress. Questa volta ha pubblicato il tuo commento a cui volentieri rispondo.
      Noto è davvero un gioiello che merita un viaggio.
      Anch’io non conoscevo la tragedia di Alcesti (in verità non solo questa, ma praticamente tutte le altre mi mancano…).
      Dopo avere dato un’occhiata su Wikipedia, guarda anche cos’ha scritto la mia amica virtuale Marirò sull’argomento Alcesti: si tratta di considerazioni che sfatano un mito…
      L’indirizzo del post è https://ili6.wordpress.com/2016/10/15/alcesti-ovvero-come-ti-distruggo-il-mito/
      Un cordiale saluto.
      Nicola

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  8. tramedipensieri ha detto:

    Nicola conosco molto bene le zone che hai descritto…e devo dire che sono stupende!

    Anche io andai a vedere le rappresentazioni delle “tragedie greche” al bellissimo teatro greco dove tra l’altro l’acustica è perfetta!
    Seguirò con attenzione il tuo viaggio 😊

    Ciao
    .marta

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    • Nicola Losito ha detto:

      Pare che io sia uno dei pochi che ha visto quei luoghi soltanto da poco. Mi cospargo il capo di cenere e vedrò di essere più italiano nelle mie spedizioni di viaggio! 😀
      Grazie per l’attenzione che tu e altre amiche mi dedicate.
      Un caro e cordiale saluto.
      Nicola

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  9. ventisqueras ha detto:

    una bella presentazione e un delicato intervenire su colori a forti tinte quali io ho sempre rilevato nell’ambiente siculo che adoro, le foto rendono pieno onore alla piena bellezza dei luoghi,visionarmi il “pittore maledetto, poi….
    piesse ritengo Siracusa una delle città più belle d’Italia
    grazie Nicò, mi hai fatto tornare la nostalgia
    Felice notte

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    • Nicola Losito ha detto:

      Anche a me Siracusa è piaciuta molto. E’ riposante e, allo stesso tempo, un godimento per la vista gironzolare nell’isolotto di Ortigia lungo le vie che portano al Duomo, sostando davanti alle vetrine dei negozi o sbirciando i menù dei mille ristoranti. Una vera delizia percorrere il lungomare da un capo all’altro, passando dalla zona ventosa a quella placida, tenendo sempre d’occhio il mare che s’infrange sulle coste.
      Da rivedere.
      Un cordiale saluto.
      Nicola

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  10. Grazie per questo completo ‘servizio’. Mi ha riportato indietro a un viaggio che feci alla bellissima Siracusa, Noto e dintorni. A quell’epoca potemmo raccogliere un papiro. Non so se adesso sarà possibile. Era tutto così bello e ‘buono’, soprattutto i gelati e le briosce la mattina ripiene di gelato….. che bontà. Saluti

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    • Nicola Losito ha detto:

      Anche noi non abbiamo potuto vedere le Fonti del Ciane perché, quel giorno, erano chiuse. Forse vengono aperte solo in certi periodi dell’anno. Sarà per una prossima volta.
      Il nostro viaggio è durato poco e abbiamo potuto visitare solo un piccola parte della Sicilia. Per quanto riguarda cibo e dolci concordo con te: sono un piacere da vedere e una delizia da mangiare. Ogni sgarro alla dieta è permesso… 😀
      Cari saluti.
      Nicola

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  11. giselzitrone ha detto:

    Grüße und ein schönes Wochenende Gislinde

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  12. quarchedundepegi ha detto:

    Ma che bel resoconto! Fui in Sicilia con un viaggio organizzato circa 10 anni fa. Fu un’esperienza entusiasmante. Andammo anche a Siracusa e a Noto.
    Anche il tuo filmato è bello e piacevole da guardare. Complimenti.
    Buona serata.
    Quarc

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  13. Ciao Nicola, sono lieto di aver letto un altro dei tuoi mitici resoconti di viaggio.

    Un abbraccio,

    Federico

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  14. TADS ha detto:

    caro Nicola,
    nella vita avresti dovuto fare il documentarista 😉

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  15. tachimio ha detto:

    Ottimo il video e le canzoni tipiche di una terra splendida che finalmente posso dirti che conosco bene essendoci stata in campeggio con i miei quando ero una pulzella ancora. Noto mi manca però . Vedremo. Comunque non solo tu sei partito per Catania con un’ora di ritardo. Noi andavamo al matrimonio di un amico di mio figlio. Con un’ora anche noi di ritardo per non fare tardi in chiesa, ci siamo cambiati, tutti, io, mio marito, mio figlio e mio nipote in una pompa di benzina nascosti da un grosso camion. Non potevamo andare in albergo perché mio figlio era testimone , non avremmo fatto in tempo. Tu pensa solo alle risate, a tirar fuori i vestiti dalle valigie. Fortunatamente , essendo d’estate il mio vestito svolazzava senza bisogno di stiro. Quelli dei maschietti, impeccabili. Arrivammo in tempo, ci aspettavano tranquilli non sapendo delle nostre corse. Le avventure mio caro sono le cose più belle di un viaggio… Un abbraccio. Isabella PS Non sapevo tu avessi ripreso il blog. Tornerò, tu aspettami.

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  16. giomag59 ha detto:

    Alle considerazioni climatiche io ho sempre avuto delle “prevenzioni” ambientali… sciolte solo tre anni fa… dopodiché sempre in Sicilia! A Noto siamo andati sia l’anno scorso che quello prima. L’abbiamo usata come base per il giro del barocco: Modica, Scicli, Ragusa… luoghi di Montalbano… 😊

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