Care amiche, cari amici,

   permettetemi di lanciare uno spot pubblicitario su una gara letteraria a cui partecipo. So che non è una cosa molto elegante da fare in un blog, perciò prometto che questo annuncio non sarà ripetuto in futuro.

   Il fatto è che in famiglia hanno insistito così tanto che mi hanno convinto, per la prima volta nella mia vita, a partecipare a un torneo indetto dalla piattaforma Kobo, uno dei principali concorrenti di Amazon. Così, un mese fa, mi sono iscritto all’iniziativa "6 libri in cerca di un autore" realizzata dal Kobo Store in collaborazione con Mondadori Retail e Passione Scrittore e oggi sono pronto a sottopormi al giudizio di chi visiterà la pagina web dedicata alla tenzone fra autori auto-pubblicati:

Torneo di Self-publishingA

   Si tratta di una gara molto particolare che non prevede premi in denaro e nemmeno assicura un contratto di pubblicazione: il solo scopo è quello di dare a uno scrittore che da qualche tempo ha già auto-pubblicato un proprio libro su una piattaforma (nel mio caso, Amazon) la possibilità di godere, se rientra fra i  finalisti del torneo, di un pizzico di visibilità in più su un’altra piattaforma (Kobo Store, partner di Mondadori) dove il proprio romanzo verrà ripubblicato e rimesso in vendita. La locandina parla di 12 finalisti perché ci sono in ballo due gare separate, una che valuta 6 opere mai pubblicate prima e l’altra, 6 opere già auto-pubblicate da tempo ed è proprio di quest’ultima che vi parlo e a cui sto partecipando.

   L’idea è intrigante, visto che è proprio la visibilità ciò che manca a noi autori che ci auto-pubblichiamo (cioè che, per mille e una ragione, abbiamo deciso di evitare le case editrici tradizionali). Infatti, nell’infinito mare del web e nell’intero mondo letterario italiano e straniero, quanti sono al corrente che un certo Nicola Losito ha pubblicato uno o più libri? Tolti i parenti stretti e gli amici, praticamente non lo sa nessun altro. Quindi, ben vengano iniziative di questo genere che cercano di dare una (piccola ma importante) spinta a noi, emeriti sconosciuti.

   Termina qui il mio pistolotto introduttivo.

   Adesso, velocemente, vi spiego cosa deve fare chi vuole farmi entrare nella rosa dei 6 autori finalisti.

  – Il primo fondamentale passo da compiere è registrarsi gratuitamente nel sito Kobo-Mondadori:

 https://it.kobo.com/writinglife

   Ci si può registrare sia con il proprio account Facebook (come ho fatto io), oppure con l’account Google, oppure si può crearne uno nuovo gratuito su Kobo. Solo al termine della procedura di accreditamento è possibile continuare.

– Una volta registrati, potete visitare la pagina dedicata al concorso, cliccando su questo indirizzo:

https://www.kobo.com/it/it/p/Torneo

  – Compare la videata:

 Torneo di Self-publishingDTorneo di Self-publishingC

  Qui trovate le locandine di tutti i libri (circa un centinaio, per la cronaca) che partecipano alla gara. Sono previste 7 sezioni (Gialli e thriller, Romanzi d’amore, Narrativa e letteratura, Romanzi storici, Fantascienza, Fantasy, Young adult) su cui fare la scelta. Io partecipo nella sezione Narrativa e letteratura con il romanzo Io e Agata:

NuovaCopertinaAgata1

   – Sul Kobo Store potete scaricare gratuitamente l’e-book, però, attenzione, questo contiene unicamente un’ampia sinossi del libro ed è proprio la sinossi che si deve leggere, commentare e valutare con le stelline direttamente sul sito che gestisce il concorso, cliccando sull’immagine del libro stesso.

– Una volta letta la sinossi, selezionando con il mouse la scritta "Scrivi la tua recensione", si ottiene la videata:

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  A questo punto siete pronti a esprimere la vostra opinione. Tutti campi presenti in questo form sono obbligatori, pena l’annullamento della scheda. Le sinossi dei libri che partecipano alla gara sono sottoposte a una “Recensione Collettiva” che si svolge nel periodo che va dal 21 dicembre 2016 al 20 febbraio 2017. Se qualcuno conosce la sinossi e ha già letto l’intero libro in gara, ovviamente, potrà esprimere il suo giudizio con maggiore cognizione di causa.

   Non vorrei influenzarvi (bugiardo! Occhiolino), ma l’unica valutazione di questo libro  ricevuta su Amazon, dove tutte le mie opere sono in catalogo, è stata lasciata da Viola Veloce autrice del noto romanzo Omicidio in pausa pranzo (ed. Mondadori) e ha questo tenore:

   Agata è una psicologa psicotica. Simpaticissima. La storia suona vera, e deve esserlo sul serio – da qualche parte – perché la sua personalità spumeggiante è come quella di uno di quei vini che escono dalla bottiglia per le troppe bollicine.
  Asciutto il linguaggio, pulito, senza tutti quegli aggettivi che a volte appesantiscono la narrazione.
   Ti fa pensare a quello che sarà il destino degli anziani folli.
   Ma ce n’è qualcuno di sano?

  Alcuni amici (virtuali) su WordPress hanno già letto e recensito “Io e Agata”, pubblicamente nel loro blog o personalmente via mail e di questo li ringrazio di cuore, comunque spero che mi sostengano ancora, riproponendo un loro giudizio sul sito del torneo.

Importante

  Per ringraziare tutti coloro che dedicheranno un po’ del loro prezioso tempo e donarmi così un po’ di visibilità sul Kobo Store, invierò gratis l’e-book con il testo completo del romanzo. Basta che mandiate la vostra richiesta a n.losito@alice.it e mi diciate quale formato del libro preferite (.mobi per Kindle, .epub per Kobo e tutti gli altri lettori elettronici, .pdf per chi intende leggerlo sul computer).

   Un cordiale saluto a tutti.
   Nicola

    Post Scriptum

   Notizia di oggi è che, a mio parere, c’è già un vincitore conclamato del torneo. Lo affermo perché, a differenza di tutti gli altri partecipanti (me compreso) che hanno zero o pochissime recensioni, c’è una scrittrice che partecipa con un libro autobiografico di 190 pagine sulla madre che, piangendo per i suoi guai, cantava che la vita è meravigliosa e che ha già ricevuto più di trenta valutazioni a 5 stelle. In pratica ha ormai staccato di infinite lunghezze tutti gli altri autori in gara, mettendo in paniere una seria quanto concreta possibilità di vittoria nella gara letteraria in corso.

  Avere così tante critiche entusiastiche significa che a) il libro è davvero stupendo, b) l’autrice dispone di tantissimi parenti, amici compiacenti e lettori anonimi soddisfatti che la sostengono a spada tratta.
  Nel caso a) mi tolgo tanto di cappello e m’inchino alla bravura della scrittrice.
  Nulla da contestare anche nel caso b) perché riuscire a coinvolgere un numero così grande di persone che hanno letto e apprezzato un libro e si prendono la briga di dichiararlo per iscritto in una gara fra autori sconosciuti, è un fatto veramente straordinario.

  E’ cosa straordinaria perché, pur avendo io numerosissimi parenti e una gran pletora di amici che frequento da anni e che, di sicuro, sanno che ho auto-pubblicato dei libri, nessuno di loro si è mai impegnato per commentare in Rete una qualsiasi delle mie opere, regalandomi visibilità o innestando il passa-parola. Spero vivamente che lo facciano ora… Sorriso Occhiolino

Ad maiora!

commenti
  1. stravagaria ha detto:

    Caro Nicola, nemo profeta in patria 😉 Potrei dire lo stesso dei miei manufatti, sono pochissime le amiche che mi fanno pubblicità e mi sostengono, forse giusto tre o quattro. Alcune amiche anche strettissime non si sono mai neppure incuriosite al punto da farsi un giretto sul blog. Appena ho un momento di calma vado sul link 😊

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    • Nicola Losito ha detto:

      Cara Viviana,
      come ti capisco! Anche se spesso mi lamento, come affermano in famiglia e anche alcuni amici, ormai ho fatto il callo a questa situazione di indifferenza nei confronti delle mie passioni e ai pochi riscontri ottenuti. La cosa importante è essere convinti noi stessi di avercela messa tutta e di avere compiuto qualcosa di buono, indipendentemente dal giudizio degli altri.
      Certo fa piacere a tutti essere lodati, ma se le lodi non arrivano, pazienza ce ne faremo una ragione. 😀
      Ok, noi siamo soltanto amici virtuali, però tu fai parte di quella categoria di persone che sarebbe simpatico conoscere e frequentare dal vivo. Lo dimostra la continuità con cui ci scambiamo opinioni ad ogni nuovo post che pubblichiamo. E poi, tu per me hai già fatto tanto, pubblicando nel tuo blog una recensione critica davvero onesta al mio libro in gara. Recensione che ho apprezzato perché assolutamente non richiesta. Tra l’altro alcune tue osservazioni le ho recepite e ho apportato le opportune modifiche al testo.
      Un cordiale saluto.
      Nicola

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      • stravagaria ha detto:

        Ti ringrazio, mi fa davvero piacere che le mie riflessioni ti siano sembrate utili. Vedi, questo dimostra che non sei un “vero” scrittore 😂😂i veri scrittori sono narcisisti, non sopportano le critiche e si offendono 😉l’ho sperimentato di persona. Comunque ho provato a registrarmi e respingono la registrazione dicendo che non riconoscono la mail. Anche la tecnologia rema contro, dopo riprovo.

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      • Nicola Losito ha detto:

        Ahahahahah, hai ragione non sono un vero scrittore… però, un po’ narcisista lo sono sempre stato. Un narcisista strano che ama le critiche perché pensa che possano aiutare a migliorare il proprio stile.
        Comunque, visto che ormai ho smesso di scrivere, ogni consiglio è diventato inutile. Quello che ho fatto, ho fatto e non intendo più modificarlo. 😀
        Se rinasco, di sicuro scelgo un altro hobby.
        Prova a registrarti direttamente sulla pagina del torneo. Può darsi che da lì la registrazione funzioni. Se hai un account Facebook usa quello per accreditarti.
        Un abbraccio.
        Nicola

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  2. rpapac ha detto:

    Contaci! Appena posso mi iscrivo a kobo e faccio tutto. L’e-book lo preferirei in formato .epub

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  3. remigio ha detto:

    In bocca a lupo, Nicola 🙂

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    • Nicola Losito ha detto:

      Ciao Remigio, grazie per l’augurio. Comunque, visto che sei un grande lettore e un ottimo critico letterario, ti spedisco il mio libro senza chiederti in cambio una recensione.
      Un cordiale saluto.
      Nicola

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  4. ili6 ha detto:

    Ho appena acquistato il libro su amazon. 🙂
    non conosco kobo e questa sarà una buona occasione per farlo.

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    • Nicola Losito ha detto:

      Oh, grazie, Marirò! Non dovevi. Agli amici/amiche che me li chiedono i miei libri li regalo volentieri. In questo modo sono quasi sicuro che li leggono… 😀
      Kobo, nel settore libri, è un grosso concorrente a livello internazionale di Amazon. In Italia Kobo collabora con Mondadori. Il torneo in corso, ovviamente, è anche un’occasione per sfilare un po’ di libri al concorrente più agguerrito. Una mossa astuta visto che almeno cento autori stanno partecipando alla gara.
      Un abbraccio di cuore.
      Nicola

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  5. sherazade ha detto:

    Nn conosco Kobo e quando sento la parola ‘iscrizione’ Mi si rizzano le antennine .
    Ma lo farò. .. x te.
    SherapprescindereAvantitutta

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  6. tramedipensieri ha detto:

    Io il libro l’ho letto e mi è piaciuto tantissimo. Meriterebbe molto, ma molto di più ma si sa, il mondo editoriale è quello che è…
    Complimenti ancora Nicola

    buone cose
    .marta
    PS: Sai che io le recensioni non le so fare :\

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    • Nicola Losito ha detto:

      Grazie, cara .marta per le tue belle parole. Visto il numero e la qualità delle recensioni di cui godono gli altri partecipanti al torneo, non credo sia difficile dire che il libro è bellissimo, che è scritto benissimo, e altri aggettivi in -issimo… 😀 Che è un grande capolavoro. 😀 😀
      Tanto sono quasi sempre recensioni fatte da amici compiacenti che non hanno nemmeno letto il libro…
      Per avere qualche possibilità di entrare nella rosa di finalisti occorrono molti commenti e molte stelline.
      Oggi le valutazioni si fanno semplicemente con quelle, purtroppo.
      Comunque non sentirti impegnata.
      Un cordiale saluto.
      Nicola

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  7. mariella1953 ha detto:

    Recensito ora con cinque stelline😀😀

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  8. giselzitrone ha detto:

    Gruß und eine gute Woche Gislinde

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  9. TADS ha detto:

    ciao vecchia volpe,
    non mancherò all’appello 😉

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    • Nicola Losito ha detto:

      Ciao TADS,
      sarà un piacere ricevere un parere da te che, se non erro, tempo fa ti sei interessato al mio libro. Cerca di darmi 5 stelline anche se non le merito. 😀
      A parte gli scherzi, già che siamo in argomento, vorrei scambiare con te una breve riflessione sugli scrittori sconosciuti che si sono auto-pubblicati. Questa misconosciuta categoria di autori, se non investono fior di quattrini in pubblicità, col cavolo che riescono a emergere, anche se alcuni di costoro (pochi, in verità) lo meriterebbero. Non parlo per me, ovvio. Qualche soddisfazione io me la sono tolta, piccola, piccolissima ma sufficiente a soddisfare la mia vanità di scrittore. La cosa che mi ha, invece, stupito è quanto poco i frequentatori di WordPress amino la lettura. Non leggono i libri di autori sconosciuti neanche se glieli regali! Sai quanti dei miei attuali 527 followers hanno richiesto gratis il mio libro? Non ci crederai: tre in tutto. Evidentemente non apprezzano nemmeno i miei post, visto che solo una ventina di questi 527 followers fanno visita al mio blog con una certa continuità. A questi amici virtuali va il mio grazie più sentito.
      Ecco perché in questi giorni sto tirando le somme sulla mia presenza in Rete e penso che, presto, prenderò una opportuna decisione al riguardo.
      Un cordiale saluto.
      Nicola

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      • TADS ha detto:

        caro Nicola,

        ti ringrazio per questo tuo voler scambiare con me una riflessione sugli autori che si autoproducono, è un territorio minato, molte case editrici a pagamento sono satelliti dei grandi editori, sfruttano la vanità e le velleità degli aspiranti autori per far cassa. Soldi che spesso vengono utilizzati “anche” per pagare scrittori professionisti contrattualizzati, per assurdo, chi spende mille euro (cifra simbolica) per pubblicare un libro, paga spesso, in parte, gli emolumenti a qualche autore famoso.

        Sono approdato su WordPress esattamente cinque anni fa, prima ero su un’altra piattaforma, in questi anni ho comprato ben cinque libri scritti da blogger, il tuo non è nel mucchio, ad essere sincero sono rimasto sempre deluso (tranne che con te), infatti non ci sarà un sesto. Deluso soprattutto dai contenuti e dal fatto che ogni volta mi è toccato andare in libreria e prenotarlo, quello che è arrivato prima ha fatto un viaggio di circa due mesi.

        Scrivere un libro non significa sciorinare una storia azzeccando i congiuntivi e descrivendo paesaggi, nemmeno vergare dialoghi come fosse la sceneggiatura di una fiction, scrivere un libro significa strutturare, impalcare (sei Ingegnere e quindi capirai il mio dire) un impianto narrativo, significa elaborare un plot centrale e vari plot minori, significa prendere per mano chi legge e fargli compiere un percorso coinvolgente. Scrivere un libro significa creare emozioni.

        Il talento è niente se privo dei fondamentali tecnici, la dote del saper scrivere è assimilabile a quella del saper cantare o suonare, chi non attraversa le forche caudine di un Maestro rimarrà sempre un dilettante, un amatore. Penso tu conosca la biografia di Frank Sinatra, era un bravissimo cantante già da ragazzo ma è diventato “the voice” grazie alle bacchettate di un Grande Maestro.

        In Italia si pubblicano circa 65.000 titoli ogni anno, la maggior parte delle copie finisce nei camini, sotto i tavolacci barzocchi delle casa in campagna, giusto per metterli in bolla e non far versare la brocca di vino, oppure al macero. Ti dirò che questa epidemia dello scriver libri mi lascia perplesso, sono un uomo pratico e tremendamente realista, non capisco quei blogger che pretendono di vendere copie quando non riescono nemmeno ad ammucchiare una 20ina di commenti sotto i loro post.

        Per concludere… il libro Italiano che ha venduto di più negli ultimi 20anni è “cento colpi di spazzola prima di andare a dormire” (tre milioni di copie), il libro straniero che ha venduto più copie nei tempi recenti è “cinquanta sfumature di grigio” (oltre sette milioni di copie, senza il rosso né il nero), il livello è questo, per fare la differenza bisogna proporre un prodotto innovativo.

        Mio caro amico, le cinque stelline sono garantite 😉

        spero di non averti annoiato.

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      • Nicola Losito ha detto:

        Concordo al 100% con quanto hai scritto. Ormai, vista la facilità e gratuità del self-publishing, ogni donna/uomo che lo desidera può pubblicare qualsiasi cosa gli frulla nella testa, senza badare ai congiuntivi e al senso compiuto di una storia. Qualche anno fa mi registrai al sito “il mio libro.it” per cercare di capire le problematiche dell’auto-pubblicazione e per trovare il software in grado di trasformare un file word in un file adatto agli e-book. Non lo trovai perché lì erano più propensi alla pubblicazione a pagamento di libri in formato cartaceo. Ho lasciato quel sito da tempo, eppure ancora oggi mi invitano a pubblicare da loro i miei libri e, in più, mi arrivano estratti di opere pubblicate da recensire ed eventualmente acquistare. Per pura curiosità ho letto qualche estratto e mi sono cadute le braccia. La maggior parte dei libri auto-pubblicati sicuramente non è passata attraverso le forche caudine di un editor (o presunto tale) a pagamento o gratuito, per cui gli strafalcioni abbondano, per non parlare dell’uso diabolico della lingua italiana. Un esempio di estratto mi è rimasto impresso nella mente perché, proprio nella prima pagina, recitava così: “L’uomo si voltò di scatto e, sull’uscio della porta, vide la ragazza…”.
        Capisci? Sull’uscio della porta!!!!
        Ok, non tutti i libri auto-pubblicati sono di questo livello, ma poco ci manca. Può anche succedere, però, che uno conosca abbastanza bene la nostra lingua e non commetta grossi errori di grammatica e che sia in grado di scrivere un libro abbastanza decente (in questa categoria penso di potere rientrare anch’io) ma che, comunque, non riesca ad avere successo perché la vicenda narrata è di scarso interesse… Questo può essere il mio caso, eguale in tutto e per tutto a quello di tanti altri autori che non raggiungeranno mai un interessante picco di vendite. Non c’è niente di tragico in questo. E’ importante, però, dopo due o tre tentativi di questo tipo, non insistere ad auto-pubblicare libri che pochi compreranno. Ecco perché, ormai da un anno, ho messo la penna a riposo e mi godo la pensione andando in giro per il mondo. La partecipazione al torneo citato nel post è un estremo tentativo, imposto dai miei figli, per cercare di ottenere da gente sconosciuta quel pizzico di visibilità che non ho mai cercato e che non mai avuto prima.
        Dunque, pur non meritandole, grazie in anticipo per le sospirate cinque stelline. 😀 😀
        Un cordiale saluto.
        Nicola

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  10. giselzitrone ha detto:

    Lieber Gruß mal von mir ich wünsche einen schönen Donnerstag und ein gutes Wochenende Gruß Gislinde

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  11. TADS ha detto:

    ho fatto tutto vecchia volpe 😉
    cinque stelline 🙂

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  12. ili6 ha detto:

    stelline lanciate 🙂

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  13. ili6 ha detto:

    Ciao Nicola, non ho ancora letto “Io e Agata”. E’ sul mio Kindle in attesa…delle vacanze scolastiche. 🙂 Che periodaccio! Non riesco a leggere nulla, nemmeno a rilassarmi con la musica o col mio cagnolino. Pensieri, problemi familiari, chiusura di anno e di ciclo scolastico: la sera sono uno straccetto.
    Ma chi ha vinto la gara? la scrittrice che prevedevi? quella con tanti parenti e amici?
    Spero che tu stia passando un buon periodo e che la Pasqua possa essere serena e lieta per voi tutti.
    Marirò

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    • Nicola Losito ha detto:

      Ciao, Marirò, innanzi tutto Buona Pasqua: spero che per te e i tuoi cari sia un giorno di festosa tranquillità, come sta capitando a me qui in campagna insieme a tutta la mia famiglia riunita. Mi auguro che tu legga Io e Agata almeno con lo stesso impegno che ci ho messo io a scrivere questa storia. C’è dell’invenzione e tanta verità in questa vicenda in cui è coinvolta una nostra parente morta ormai da qualche anno.
      Questo libro ha avuto una lunga, lunghissima gestazione: iniziato quando questa parente era ancora viva e vegeta e terminato un anno o due dopo la sua morte. Un travaglio è stata la scrittura e tantissime le revisioni, aiutato in questo da diversi amici e amiche che hanno avuto la pazienza di leggermi e rileggermi, consigliandomi di volta in volta le modifiche da apportare al testo. Proprio per questo enorme sforzo avevo deciso che Io e Agata sarebbe stata l’ultima mia fatica letteraria. Già, perché per me scrivere non è mai stato facile o liberatorio, ma praticamente si è sempre trattato di un lavoro a tempo pieno e non rimunerato… 😀 😀
      Un opera strana, questa mia ultima, che è piaciuta a tutti quelli che l’hanno letta con l’intenzione di arrivare alla fine della vicenda, mentre è stata rifiutata in partenza da chi pensava o sperava in un racconto semplice e scacciapensieri. Qualcuno ha detto che è una storia istruttiva, ironica, sentimentale, con tante storie dentro e che, ognuna di queste, avrebbe meritato un libro a parte. Dal punto di vista delle vendite, non avendo mai fatto pubblicità a pagamento, questo libro non ha avuto il riscontro che speravo, anche perché oggi pochi leggono libri e ancor meno gente legge libri di sconosciuti.
      Speravo, visto l’elevato numero di followers, che una buona parte di questi “cosiddetti” seguaci, mi desse una mano nel concorso Kobo, ma in questa occasione la delusione è stata grande: quasi nessuno si è cimentato in un commento pubblico su Io e Agata, evidenziando così quanto fasulle fossero le tante iscrizioni al mio blog. Il concorso è in parte terminato e sono già stati scelti i 30 autori che parteciperanno alla kermesse finale. Questa volta (ahimè per loro!) verranno letti e giudicati da persone qualificate a valutare testi letterari. Io, avendo pochi amici in carnet e avendo avuto poche recensioni pubbliche, non sono stato ammesso alle finali. Anonimo ero e anonimo resterò per sempre. I romanzi rimasti non credo siano dei capolavori: sono ancora in gara solo perché avevano tanti amici/conoscenti che si sono dati da fare a inventare recensioni piene di parolone elogiative. Recensioni tutte eguali e ripetute fino alla noia da persone che credo non abbiano mai letto un libro in vita loro. Quest’esperienza negativa, unita a una mia stanchezza fisica e mentale, mi ha spinto a chiudere il blog e a chiudere anche con la scrittura. E’ stata una scelta meditata a lungo, ma necessaria per la mia serenità mentale. Non so e non mi interessa chi vincerà la gara, evidentemente truccata alla base (chiunque poteva iscriversi con indirizzi e-mail fittizi e scrivere un commento positivo o negativo alle varie opere in concorso… io stesso l’ho fatto per cercare di migliorare il mio punteggio!). I tre vincitori verranno comunicati alla fine di maggio dopo che tutte le 30 opere rimaste in gara saranno state valutate da esperti. La tizia che sembrava dovesse vincere con le lacrime della mamma che cantava, dopo un inizio travolgente (una settantina di commenti tutti favorevoli nel giro di pochi giorni) è stata surclassata da molti altri autori che hanno raggranellato 100, 200 e passa commenti tra positivi e negativi e nemmeno lei è entrata in finale. Io mi sono fermato a 50 commenti, di cui una buona parte scritti da parenti e amici e solo due o tre da persone a me sconosciute! Non potevo certo competere sperando in un aiuto dal mio poco realistico seguito del blog…
      Cosa faccio oggi? Partecipo di più alla vita famigliare e sto studiando lo spagnolo per il prossimo viaggio in Messico. Vado in bici e faccio lunghe camminate a passo veloce tendendo così in forma il mio fisico. Questo è tutto.
      Spero di non averti annoiato con queste mie lungaggini.
      Un grande abbraccio.
      Nicola

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