Siracusa, 29 Maggio 2016, Domenica
Questa mattina, Chicca e io ce la prendiamo comoda perché l’appuntamento con gli amici Teresa e Peppino è fissato per le 11.30 in piazza del Duomo per seguire insieme la Santa Messa. Ogni tanto anch’io sento il bisogno di purificare la mia anima di peccatore incallito assistendo al rito religioso a cui, da bambino, sotto l’occhio vigile di mia mamma, partecipavo in tutte le festività comandate.
Usciti dal Duomo, subito alla sua destra, ci soffermiamo ad ammirare l’imponente Palazzo Arcivescovile con a fianco l’Ipogeo, e poi facciamo quattro passi in direzione della vicina Chiesa di Santa Lucia alla Badia dove c’è La deposizione di Santa Lucia, il famoso quadro di Caravaggio di cui ho parlato nella prima puntata di questo reportage. Tornati sui nostri passi, nell’angolo nord occidentale della piazza incontriamo il Palazzo del Senato.
Palazzo del Senato – Duomo – Palazzo Arcivescovile – Ipogeo – Chiesa di Santa Lucia alla Badia
Prendendo poi le viuzze dell’isola dell’Ortigia raggiungiamo il lungomare del Porto Grande e qui incontriamo la Fonte Aretusa. Nel volume Itinerari del Touring Club leggo che “La ninfa Aretusa, ancella di Diana Artemide dea della caccia, si gettò in mare dalle coste dell’Elide (regione storica della Grecia) per sfuggire al dio fluviale Alfeo e ricomparve a Ortigia sotto forma di fontana. Qui il fascino del mito, celebrato da Pindaro e Virgilio, si sposa alla bellezza della natura per fare di questa millenaria sorgente uno dei luoghi più incantevoli di Siracusa”. Nelle acque della fonte, oggi salmastre, vegetano alti papiri caratteristici di questa parte della Sicilia.
Fonte Aretusa Terrazza con vista sul Porto Grande
Poco più in là una vasta terrazza panoramica ci permette, in assenza di foschia, di allungare il nostro sguardo sull’insenatura del Porto Grande fino a incontrare i Monti Iblei e l’Etna. Giusto il tempo di scattare delle foto e poi, percorrendo via Landolina, ritorniamo verso Piazza del Duomo dove incontriamo il Palazzo Chiaromonte e, a seguire, il Palazzo Beneventano del Bosco dalla possente facciata settecentesca e, di fronte, sul lato che si affaccia su via Minerva, il Palazzo del Senato.
Palazzo Chiaramonte
Palazzo Beneventano del Bosco Palazzo del Senato
Percorrendo via Roma raggiungiamo Piazza Archimede al cui centro è situata la Fontana dedicata a Diana Artemide che, insieme alle sue adoranti ancelle, sotto qualsiasi tempo e stagione, espone generose nudità. La piazza è circondata da imponenti palazzi in stile gotico e tra questi segnalo Palazzo Lanza e Palazzo Platamone, oggi sede della Banca d’Italia. Proseguendo, raggiungiamo le rovine del Tempio di Apollo, della cui antica maestosità non rimangono che poche tracce.
Fontana di Diana Artemide
Palazzo Lanza Palazzo Platamone
Rovine del Tempio di Apollo
Arrivata l’ora di pranzo ci rechiamo a casa di Teresa e Peppino dove ci attende una tavola imbandita con ogni ben di Dio nella spaziosa e scenica terrazza che impreziosisce il loro appartamento.
Alle tre lasciamo i nostri amici e torniamo in albergo per un riposino ristoratore (alla nostra tenera età appisolarsi è un bisogno vitale) che ci predispone corpo e spirito per potere affrontare, fra non molto, la seconda tragedia in programma nel teatro greco di Siracusa: l’Elettra di Sofocle con la regia di Gabriele Lavia. Detto inter nos questa rappresentazione mi è piaciuta meno dell’Alcesti. Gli attori, tutti, mi sono sembrati un tantino esagitati. Non per loro colpa, io credo che quella fosse la cifra interpretativa richiesta da Lavia, noto e alquanto focoso regista.
Elettra di Sofocle
Siracusa, 30 maggio 2016, lunedì
Oggi Peppino e Teresa hanno diversi impegni personali, perciò lasciano liberi me e Chicca di visitare il Parco Archeologico della Neapolis:
Parco Archeologico della Neapolis
Per arrivarci prendiamo un comodo autobus (Bus 2 rosso) che si ferma presso il ponte Umbertino che collega l’isola di Ortigia alla parte di Siracusa sulla terraferma. Il primo impatto con il parco è deludente. Visitiamo velocemente i resti di antiche costruzioni invase da cespugli arbusti che le ricoprono e che quasi impediscono al visitatore di rendersi conto del grande splendore di questa zona. Le cose cambiano radicalmente quando incontriamo il monumento più rappresentativo del parco, il Teatro Greco dove, nelle due serate precedenti avevamo assistito all’Alcesti e all’Elettra. Il vantaggio è che ora si può ammirare il teatro vuoto, visto dall’alto di una vasta terrazza pianeggiante che lo sovrasta e sul cui fondo si trovano grotte e antichissime cave di pietra.
Teatro Greco
Proseguendo la visita raggiungiamo l’enorme cavea dell’Anfiteatro Romano che, all’epoca, poteva contenere fino a 15.000 spettatori. Costruito da Ierone nel II secolo d.C., al suo interno si svolgevano i combattimenti dei gladiatori e le corse dei cavalli. L’anfiteatro fu quasi completamente distrutto dagli spagnoli nel XVI secolo per utilizzarne le pietre nella costruzione delle mura difensive di Ortigia. Nella foto qui sotto l’anfiteatro ha un bell’aspetto, in realtà, come ho detto prima, oggi è quasi irriconoscibile, nascosto com’è alla vista da sterpaglia e rovi.
Anfiteatro Romano
In vicinanza dell’anfiteatro si trovano i resti dell’Ara di Ierone II, un enorme altare sacrificale del III secolo a.C., le cui dimensioni di 198 metri in lunghezza e di 23 metri in larghezza permettevano l’uccisione, durante un’unica cerimonia, di centinaia di buoi.
Ara di Ierone II
Il complesso più famoso del Parco è la Latomia del Paradiso, un esteso insieme di grotte e di lussureggianti giardini, ottimamente curati, dove Chicca e io abbiamo scattato un gran numero di foto perché ogni angolo di visuale è così affascinante da meritare di essere ripreso e memorizzato. Qui si trova il famosissimo Orecchio di Dionisio, così chiamato dal Caravaggio, e così è conosciuto tuttora nel mondo per la sua caratteristica di somigliare proprio a un orecchio umano. Si tratta di una grotta alta 23 metri, buia e poco profonda dalle notevoli proprietà acustiche che termina in alto con una piccola apertura da dove, come narra la leggenda, il tiranno Dionisio ascoltava i discorsi dei prigionieri rinchiusi lì dentro. Con una breve occhiata alla cosiddetta Tomba di Archimede e alla Grotta dei Cordari termina il nostro percorso all’interno del parco archeologico della Neapolis
Latomia del Paradiso Orecchio di Dionisio
Tomba di Archimede Grotta dei Cordari
Una volta tornati sull’isola di Ortigia (Siracusa vecchia) ci rechiamo da Teresa e Peppino i quali, terminati i loro impegni mattutini, hanno trovato il tempo di prepararci una sostanziosa cena con prelibatezze locali. Termina così la seconda puntata del reportage. Per chi volesse guardare dal vivo le nostre pellegrinazioni in Siracusa e dintorni non deve far altro che cliccare sulla foto sottostante. Delle preziose e quasi inedite musiche vi accompagneranno in questo breve tour.
Alla prossima!
Nicola
Crediti: Le informazioni storiche le ho trovate su Wikipedia che ringrazio caldamente e su altre pubblicazioni specifiche su Siracusa e sui luoghi descritti nel post. Si tratta di volumetti stampati da editori isolani e a loro va il mio grazie: OGB Officina Grafica Bolognese per il Parco Archeologico della Neapolis; Lonely Planet e Itinerari del Touring Club per la Sicilia in generale. Alcune immagini le ho reperite su Internet sul sito del Progetto Smart Cities. Le foto originali sono di mia moglie Chicca, mentre i filmati su YouTube sono miei.
Davvero bella! Devo dire che Siracusa mi manca! Un saluto, Nicola
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Hai ragione, Siracusa ha davvero stupito e affascinato anche me.
Ricambio con grande cordialità i tuoi saluti.
Nicola
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É stato tornare sui passi di un tempo, un’altra vita.
Grazie Nicola
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Felice di avere ringiovanito ulteriormente una giovane donna.
A presto.
Nicola
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Mi piace tanto Siracusa, città piccola e accogliente, con meraviglie del passato alla portata di tutti. Non so se hai avuto il tempo di visitare il museo del papiro, piccolino ma molto interessante e quello nuovo di Archimede, che non conosco ma mi dicono molto particolare. Poi c’è il grande museo archeologico che è un capolavoro. Tornerò presto a Siracusa e porterò anche i miei alunni : l’itinerario sarà quello di questa tua seconda puntata, quindi molto interessante, più uno dei musei già detti.
Ci sarà una terza puntata per la mia isola?
Marirò
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Ciao Marirò, tutta la Sicilia che ho visitato durante il mio breve viaggio mi è piaciuta. Siracusa, dove ho sempre soggiornato, ho avuto più tempo per visitarla e per apprezzarla.
Per la Sicilia ho previsto 6 (sei!) puntate. Due le ho già pubblicate, le altre sono quasi pronte e le pubblicherò abbastanza presto.
Un cordiale saluto.
Nicola
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Da come ne parli traspare che questa vacanza deve essere stata piacevole e rilassante anche se avete visto tantissime cose e non vi siete risparmiati. Solo a vedere le immagini vien voglia di sole…
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Quando si va in giro con amici simpatici, che conoscono i luoghi e sanno indirizzarti a cogliere il meglio di una città, di un luogo, beh in questo caso qualsiasi vacanza è piacevole e rilassante. In più la Sicilia è bella di suo, quindi…
Un caro saluto.
Nicola
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Vivo ed amo la terra sicula da anni. Nel 2007 mi pare ho abitato per qualche settimana in via Roma – Siracusa (Ortigia) – un sogno che non si può narrare a parole. Mi sovvengono nella memoria la fonte Aretusa, il Duomo… per non parlare delle località marine quali Vendicari, Cala Mosche, Portopalo di Capo Passero. Ogni anno a fine settembre ci torno e non si smette mai di sognare.
Un caro saluto
Stefania
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Come ho già detto più volte, questo è il mio primo viaggio in Sicilia. Sicuramente mi pento di avere tardato tanto a visitarla. Comunque mi rifarò senz’altro. C’è tanto di bello ancora da vedere e ammirare.
Un amichevole abbraccio.
Nicola
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Sì Nicola, devi andare alle Egadi, a San Vito lo Capo, Taormina, Letojanni, Giardini e Catania. Aci Trezza, Acicastello e Acireale… a vedere i faraglioni dei Ciclopi e l’Isola Lachea.
Perdona l’entusiasmo, ma sono luoghi incantati
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Grazie per queste importanti informazioni, cara Stefania. Le metto in calendario per una seconda visita in Sicilia.
Cordiali saluti e a presto.
Nicola
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Bravissimo👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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Interessantissimo! Grazie Nic
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Noto con piacere che hai fatto la pace con il Signor Giacomo che, da tempo, non ti permetteva di commentare.
Il tuo rientro lo saluto con grande affetto.
A presto.
Nicola
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Caro Nicola,
Hai fatto un resoconto molto bello e piacevole. Tanto piacevole per cui fai venir voglia di tornare da quelle parti… dove, tra l’altro, si mangia veramente bene.
Penso che anche Teresa e Peppino siano stati molto bravi.
Buona serata.
Quarc
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Devo all’insistenza di questi due cari amici la decisione di visitare parte della Sicilia. Avere delle guide esperte dei luoghi è fantastico.
Esatto, lo confermo: lì si mangia da leccarsi i baffi. L’unico problema è l’aumento del giro vita. 😀
Ciao, Quarc.
Nicola
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Mi si conferma che l’Italia tutta è una miniera d’oro cui attingere per la nostra e l’altrui gioia!
Camperemmo tutti alla grande e a vario titolo di competenze semplicemente mantenendo e sapendo “vendere” tutto questo ben di Dio.
Turismo e cucina italiana.
SherabuonWE
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Spero che i miei reportage servano proprio a questo: favorire il turismo in Italia. Mi permetto però di dare un consiglio agli albergatori e ai ristoratori: tenete i prezzi bassi, il turista oggi non è più il pollo da spennare sempre e comunque.
Questa è stata una delle ragioni della migrazione della gente verso mete estere più economiche. Non mi riferisco alla Sicilia in particolare ma ad altri luoghi a noi più vicini.
Viva il turismo e la cucina italiana!
Nicola
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Ma sopratutto io aggiungerei anche maggiore competenza e professionalità non credi?
sheraribuonWE
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Certo che sì. Senza queste due qualità i clienti si perdono. E poi è inutile piangere.
Nicola
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Liebe Grüße und einen schönen Zweiten Advent lieber Gruß Gislinde
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Glücklich, dir hier zu sehen.
Gruß.
Nicola
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Sempre interessanti i tuoi reportage! Bellissime foto😀😀
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Ciao Mariella. Felice che ti piacciano. Io ce la metto sempre tutta.
Cari saluti.
Nicola
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Magnifico reportage 🙂
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Grazie, gentile Alessandra.
Nicola
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Grazie Nicola, riesci a fare emozionare due “nativi” come noi: le tue riprese e le foto di Chicca ci fanno sentire a casa. Siamo pronti per accompagnarvi in altri luoghi che non avete ancora visitato.
Lo spettacolo al teatro greco non è obbligatorio.
Teresa e Peppe
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Ben tornati, cari amici. Sono io a ringraziarvi per l’ospitalità e la pazienza che avete avuto nel farci da guida per tutta la trasferta siciliana. Senza di voi sarebbe stato difficile raggiungere le varie mete che ci eravamo prefisse. Ho persino iniziato a capire le tragedie greche e ad apprezzarne la messa in scena… confesso che temevo le grida esagitate delle Erinni… 😀
Invece tutto è filato liscio.
Prima o poi affronteremo un’altra parte della Sicilia.
Un abbraccio anche da parte di Chicca.
Nicola
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Anche Chicca quindi collabora vivamente al reportage. Molto belle le sue foto. Falle i miei complimenti. Di te che posso dire ? Che tra il resoconto scritto e i filmati su YouTube sei una cannonata. Bei posti che rivedrei volentieri dopo circa quasi cinquant’anni che non ricapito lì. Un caro abbraccio girandolone. Isabella
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Chicca ha una grande passione per i viaggi e, quando può, mi dà un grossa mano a ricostruire nomi e caratteristiche dei luoghi visitati. Lei ha molta più memoria di me… 😀
Per i filmati ho acquistato una videocamera semi-professionale Canon e poi, tornati a casa, mi diverto a rielaborare al computer ore e ore di girato.
Visto che non scrivo più, ho cercato qualcosa per passare il tempo.
Un caro saluto.
Nicola
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Hai fatto bene mio caro Nicola. Bravi tutti e due. Dolce notte. Isabella
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PS Dopo ”abbraccio” ci stava bene una virgola, per non far pensare che il girandolone è ”lui” e non tu . ciao
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Ahahahah, non preoccuparti, il messaggio mi era arrivato corretto anche senza la virgola!! 😀
A presto.
Nicola
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Ti sei fatto una bella risata eh… ci tenevo a ridere con te. Un abbraccio. Isabella
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Contraccambio in allegria.
Nicola
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Buon pomeriggio caro Nicola.
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